Robert Francis Prevost è il nuovo Papa, ha scelto il nome di Leone XIV. Le prime parole: «La pace sia con voi»
- Postato il 8 maggio 2025
- Di Panorama
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Americano nato a Chicago e appartenente all’Ordine di Sant’Agostino, Leone XIV – al secolo Robert Francis Prevost – è un pontefice prossimo ai settant’anni che incarna, fin dal nome scelto, un messaggio di rinnovamento radicato nella tradizione. Ordinato sacerdote nel 1981 e vescovo nel 2010, ha trascorso gran parte del suo ministero nella diocesi di Chiclayo, in Perù, dove ha sviluppato un legame autentico con le comunità più povere e marginali del Sud America.
La sua lunga esperienza in contesti missionari, unita a una solida formazione teologica e pastorale, lo ha reso un modello di clero globale, capace di superare confini geografici e culturali mantenendo sempre al centro il Vangelo e le persone. Prima di essere creato cardinale, ha ricoperto incarichi di rilievo nella Curia romana, tra cui quello presso la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e come direttore dell’Ufficio per i Missionari.
Nel 2023, Papa Francesco lo ha scelto come Prefetto del Dicastero per i Vescovi, affidandogli un ruolo cruciale nella selezione dell’episcopato mondiale. Una nomina che lo ha reso ben noto ai cardinali di tutto il mondo, pur mantenendo un profilo lontano dalle logiche più burocratiche della Curia.
La sua elezione conferma la volontà del Collegio cardinalizio di affidare la guida della Chiesa a una figura pastorale, interculturale ed equilibrata, capace di ascoltare e di costruire ponti tra il Nord e il Sud del mondo, tra l’anima statunitense e quella latinoamericana del cattolicesimo, tra sensibilità teologiche diverse: da un lato il rispetto per la tradizione, dall’altro l’apertura che ha contraddistinto il pontificato di Francesco.
Prevost era da tempo considerato papabile, proprio per questa sua capacità di mediazione e per la reputazione di moderazione, accompagnata da una notevole lucidità nel discernimento episcopale. La sua attitudine a muoversi con naturalezza tra mondi e culture ecclesiali differenti è oggi letta come una risposta concreta alle sfide della Chiesa globale: povertà, disuguaglianze, crisi vocazionali, nuove forme di evangelizzazione.
Meno identificato con le dinamiche della Curia romana rispetto ad altri porporati, ma profondamente inserito nelle reti decisionali vaticane, Leone XIV è il frutto maturo di un cammino pastorale autentico. Un Papa che parla molte lingue, ma cammina con un solo cuore, pronto ad aprire una nuova fase nella storia della Chiesa.