Ritrovato il secondo più grande frantoio romano: la scoperta epica in Tunisia

  • Postato il 21 novembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Una nuova e straordinaria scoperta archeologica in Tunisia sta aprendo una finestra inedita sull’economia dell’Africa romana. Una missione internazionale guidata da studiosi dell’Università Ca’ Foscari Venezia, dell’Université La Manouba e dell’Università Complutense di Madrid ha riportato alla luce quello che oggi possiamo definire il secondo frantoio più grande dell’intero Impero Romano.

Una scoperta che riscrive la storia e promette di svelare altre nuove sorprese con l’avanzamento delle ricerche.

Il colossale frantoio romano

L’indagine, co-diretta dal Prof. Luigi Sperti di Ca’ Foscari (Vicedirettore del Dipartimento di Studi Umanistici e Direttore del CESAV), si concentra nella regione di Kasserine, nell’antico territorio di Cillium, un’area vicina all’attuale confine con l’Algeria, dove per secoli si sono intrecciati coloni romani, comunità numide e autorità imperiali.

Un contesto ideale per la coltivazione dell’olivo, grazie all’alta steppa tunisina e a un clima secco capace di garantire una produzione che, già in epoca antica, riforniva Roma stessa di olio destinato alla cucina, alle cure del corpo, ai medicinali e persino all’illuminazione. Capire come venisse prodotta questa risorsa permette oggi agli studiosi di ricostruire le dinamiche economiche dell’Impero su larga scala.

Sito di Henchir el Begar, Tunisia
UCM - Universidad Complutense Madrid
Panoramica sul sito di Henchir el Begar, Tunisia

Henchir el Begar: la “fabbrica” dell’olio dell’Impero

Il cuore della scoperta è il vastissimo sito di Henchir el Begar, nel massiccio del Jebel Semmama, identificato con l’antica tenuta di Saltus Beguensis: un complesso rurale di circa 33 ettari, tra i più sofisticati mai documentati nel Nord Africa romano.

Il sito è suddiviso in due settori produttivi:

  • Hr Begar 1 – ospita un torcularium monumentale con dodici presse a trave, il più grande frantoio mai trovato in Tunisia e il secondo più grande dell’Impero Romano;
  • Hr Begar 2 – contiene altre otto presse, prova che la produzione su scala industriale è rimasta attiva per secoli, dal III al VI secolo d.C., attraversando epoca romana, vandalica e bizantina. In questo settore si trova anche un mausoleo romano amplificato come fortino bizantino.

La tenuta non era solo un centro produttivo, ma anche un luogo di scambi e vita sociale. Un’iscrizione latina riporta un decreto del Senato romano del 138 d.C. che autorizzava un mercato bimestrale, confermando il ruolo strategico dell’area come snodo commerciale tra romani, veterani e popolazioni locali.

Indagini geofisiche recenti – tra cui radar a penetrazione del suolo – hanno inoltre rivelato case, magazzini, strade e strutture agricole, restituendo l’immagine di un insediamento agricolo complesso e sorprendentemente organizzato.

Gli scavi hanno portato alla luce anche manufatti rari, tra cui un braccialetto in rame e ottone, un proiettile in pietra calcarea e frammenti scultorei. Affascinante il caso di una pressa romana riutilizzata in un muro bizantino, segno della continuità delle pratiche costruttive attraverso le epoche.

Perché è una scoperta straordinaria

Avviata nel 2023 dalle professoresse Samira Sehili e Fabiola Salcedo Garcés, la missione è oggi uno dei progetti di ricerca più avanzati nel campo dell’“archeologia della produzione”, disciplina che studia l’organizzazione dell’industria e dell’agricoltura nel mondo antico.

Per il Prof. Luigi Sperti, questa scoperta rappresenta “una visione senza precedenti dell’organizzazione agricola e socio-economica delle regioni di confine dell’Africa romana”, e un’occasione per comprendere come l’olio venisse prodotto, commercializzato e distribuito su scala imperiale.

Con gli scavi ancora in corso, Henchir el Begar promette di rivelare nuove informazioni sulle reti agricole che alimentavano l’economia romana. I suoi frantoi giganteschi, la complessità degli insediamenti e le tracce delle culture che qui si sono succedute fanno di questo sito uno dei più importanti del Nord Africa: un mondo lontano che, scavo dopo scavo, torna lentamente a raccontare la sua storia.

Mausoleo romano nel sito archeologico
UCM - Universidad Complutense Madrid
Mausoleo romano all’interno del sito archeologico
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SiViaggia.it

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