Ritrovato dopo un secolo il tesoro degli Asburgo, il diamante Florentiner era nascosto in una banca canadese
- Postato il 7 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Ricompare, un secolo dopo la sua misteriosa sparizione, il tesoro degli Asburgo, un patrimonio leggendario che ha alimentato per decenni miti e teorie complottiste. Tra i preziosi spicca il Florentiner, detto anche “il fiorentino”: un diamante giallo da 137 carati, tra i più celebri del mondo. Contrariamente a quanto si è sempre creduto, il diamante non è mai andato perduto né venduto, ma è rimasto custodito per decenni nel caveau di una banca canadese, ancora chiuso nella stessa valigia di cuoio con cui l’ultima imperatrice d’Austria, Zita, fuggì oltreoceano.
A rivelarlo è stato Karl Habsburg, erede della dinastia imperiale, che ha contattato un giornalista dello Spiegel dicendo: “Vieni a Vienna, ho una notizia da darti”. E, in un caffè del Ring ha aggiunto: “Il Florentiner e gli altri gioielli di famiglia si trovano in una cassetta di sicurezza in Québec”. Lo Spiegel dedicherà al ritrovamento la copertina del prossimo numero, con una ricostruzione che intreccia storia, mistero e politica.
La fuga e la leggenda dei gioielli imperiali
Per comprendere il valore e la portata del ritrovamento bisogna tornare al novembre del 1918, negli ultimi giorni dell’Impero asburgico. L’imperatore Carlo I, consapevole della fine imminente, ordinò al gran ciambellano Leopold von Berchtold di mettere in salvo i tesori della corona. Il 4 novembre, i preziosi — tra cui la corona di diamanti di Sissi, un bracciale con smeraldo appartenuto a Maria Teresa e il Florentiner — raggiunsero la Svizzera. Poi, nel 1921, sparirono misteriosamente.

Per anni si è ipotizzato che i gioielli fossero stati venduti o impegnati a Budapest nel 1923, durante il tentativo fallito di restaurare la monarchia. Alcuni esperti sostennero addirittura che un diamante giallo da 99,52 carati, battuto all’asta a New York nello stesso anno, fosse una versione tagliata del Florentiner. La verità, come ora rivela Karl Habsburg, è che una parte dei tesori fu portata via dalla famiglia durante la fuga da Budapest, grazie all’aiuto del colonnello inglese Edward Lisle Strutt, che garantì loro una traversata sicura.
L’imperatrice Zita, rimasta vedova e con otto figli, riuscì infine a fuggire verso il Canada. Quando un doganiere le chiese “quanti devono passare con lei”, rispose con tono imperiale: “Tutti questi”, indicando la folla che la accompagnava.
Il ritrovamento e i misteri ancora irrisolti
Secondo quanto raccontato da Karl Habsburg, il segreto del caveau è stato custodito per cento anni, per volontà dell’imperatrice Zita, che aveva disposto di rivelarlo solo nel 2022 a due eredi maschi della famiglia. Furono proprio loro ad avvisare Karl, che incaricò il gioielliere reale A.E. Köchert, storico orafo della corte viennese, di verificare l’autenticità dei gioielli. “Ero emozionato — racconta allo Spiegel — dopotutto, è una cosa che capita solo una volta nella vita”, ha confessato Köchert, che ha confermato l’autenticità del diamante, descrivendolo come “un esemplare splendido per purezza, e per colore ricorda un buon whisky scozzese”.
Non tutti i gioielli, però, sono stati ritrovati: mancano la corona di Sissi e la celebre collana di rose di Maria Teresa. Resta anche da chiarire la questione legale sulla proprietà del tesoro. Gli Asburgo sostengono che i beni non rientrino nella legge austriaca di confisca del patrimonio imperiale, poiché furono trasferiti all’estero prima della sua entrata in vigore.
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