Risolto un mistero durato 20 anni: la scoperta sulla donna che rese libera la sua città

  • Postato il 16 settembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Le scoperte archeologiche non rappresentano solo piccoli e grandi tesori che vengono riportati alla luce, rivelati al mondo e conservati nelle teche dei musei, ma anche storie di un passato millenario che raccontano vite, poteri, valori e coraggio.

Una di queste ha risolto un mistero che è rimasto tale per 20 anni: è la scoperta che riguarda una particolare testa di marmo romana che era stata rinvenuta in Crimea e che oggi finalmente ha un nome e una storia affascinante da raccontare.

Cosa è stato scoperto

Un team internazionale di archeologi e scienziati, guidato dal professor Andrzej B. Biernacki della Adam Mickiewicz University di Poznan (Polonia), ha finalmente risolto un mistero iniziato più di vent’anni fa. Ma partiamo dalle origini: come riporta l’articolo accademico pubblicato su Npj Heritage Science (Nature), nel 2003, durante gli scavi nell’antica città greca di Chersoneso Taurica, l’odierna Sebastopoli in Crimea, i ricercatori avevano scoperto una testa marmorea straordinariamente conservata di una matrona romana, nonostante il naso e alcune parti del viso fossero danneggiate.

I dettagli però erano straordinari: un mix tra realismo romano e idealismo greco con rughe sui lati del viso, pelle cadente e lineamenti frontali addolciti ed eleganti.

Il ritrovamento è avvenuto in un seminterrato di una grande casa romana sita nei pressi del teatro e dell’agorà di Chersoneso. Accanto ad essa c’erano monete, ceramiche e un altare raffigurante Artemide e Apollo.

L’identità della persona rappresentata è rimasta sconosciuta per tutti questi anni fino ad oggi, quando non solo le si è finalmente dato un nome, ma anche una storia di coraggio e resilienza.

Ci sono voluti anni di indagini interdisciplinari, infatti, per capire che la scultura è il ritratto di Laodice, una donna di spicco la cui influenza politica non passò inosservata: ogni indizio porta a credere che fu lei a contribuire a rendere libera la sua città.

Testa di marmo svela la sua identità: è di Laodice
A.B. Biernacki, Klenina et al., npj Heritage Sci., 13, 400 (2025)
La testa in marmo rinvenuta nel sito archeologico

La storia svelata su Laodice

Per risalire alla storia dietro alla scultura ritrovata, i ricercatori hanno combinato tecniche di archeologia, chimica e storia dell’arte: dalla datazione al radiocarbonio, che ha confermato la deposizione in un periodo compreso tra il 60 e il 240 d.C., passando per l’analisi isotopica, che ha stabilito l’origine del marmo di alta qualità proveniente dalle cave di licnite di Paros, in Grecia, fino agli studi microchimici e di fluorescenza a raggi X, che hanno confermato che la statua era stata accuratamente mantenuta.

Ecco come è stata svelata l’identità della statua: alcune iscrizioni nel Chersoneso presenti su un piedistallo onoravano Laodice, figlia di Erosseno e moglie di Tito Flavio Partenocle. Quest’ultimo apparteneva a una delle famiglie più ricche della città, a cui fu concessa la cittadinanza romana sotto l’imperatore Vespasiano.

Tale monumento conferma che la città eresse una statua in segno di riconoscimento verso Laodice. Il motivo? Sarebbe collegato a un evento cruciale, ovvero il successo di Chersoneso nel tentativo di ottenere l’eleutheria, che era lo status di città libera, sotto l’imperatore Antonino Pio nel 140 d.C.

La statua commemorativa, che tra l’altro è fatta con un pregiato marmo raramente utilizzato che ne sottolinea lo status, conferma che fu Laodice ad avere un ruolo fondamentale per il successo dell’iniziativa, un risultato che altri governatori non erano riusciti ad ottenere.

Testa di marmo di Leodice: la nuova scoperta
A.B. Biernacki, Klenina et al., npj Heritage Sci., 13, 400 (2025)
Testa di marmo di Leodice: la nuova scoperta

Perché è importante

Il ritratto di Laodice non rappresenta soltanto un’opera d’arte antica, ma anche una rara testimonianza storica che sfida le convinzioni sul ruolo delle donne nella politica provinciale romana. Se da un lato la maggior parte delle matrone erano confinate alla sfera domestica, Laodice dimostrò invece che le donne d’élite riuscivano a influire sulla vita politica e civile.

Una vicenda che quasi 2.000 anni dopo ricorda il coraggio e l’importanza di donne come Laodice: non semplici spettatrici della storia, ma veri pilastri del cambiamento e della libertà.

Autore
SiViaggia.it

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