Dopo oltre un secolo, il mistero è finalmente risolto: il corpo ritrovato nel 1915 in un monastero sull'isola Margherita di Budapest apparteneva davvero al duca Béla di Macsó, nobile ungherese assassinato nel 1272 da tre persone con numerosi colpi di spada.
L'identità del cadavere, sospettata fin dal ritrovamento, è stata confermata da uno studio pubblicato su Forensic Science International: Genetics, che ha combinato analisi del DNA, della placca dentale e delle ferite sulle ossa, dimostrando con certezza chi fosse la vittima..
Dieta da nobili e sangue reale. La datazione al radiocarbonio ha confermato che i resti appartenevano a un giovane tra i 20 e i 29 anni di età, mentre l'analisi della placca dentale ha rivelato che seguiva una dieta da nobile, ricca di proteine animali (soprattutto pesce) e cereali cotti.
Il DNA ha poi confermato la discendenza da re Béla III e dalla dinastia dei Rurikidi, alla quale apparteneva il duca Rostislav, padre del duca di Macsó.
. Una morte violenta. Incrociando i dati genetici con le fonti storiche, che collocano l'assassinio del duca Béla nel novembre 1272 per mano di un membro della famiglia nobile degli Héder e di altri due assassini, i ricercatori hanno potuto confermare l'identità dello scheletro..
L'analisi delle ossa ha permesso di ricostruire gli ultimi, violenti istanti di vita del duca, ucciso da nove colpi di spada al cranio e diciassette al corpo: secondo le ricostruzioni il nobile venne accerchiato da tre persone, tentò di difendersi ma fu ferito a morte.
Le ferite profonde indicano che probabilmente non indossava un'armatura. «I nostri risultati forniscono la prima identificazione genetica di un sovrano medievale, risolvono un secolo di questioni archeologiche e dimostrano il potere di integrare metodi multidisciplinari per confermare ipotesi storiche e ricostruire morti violente del passato con dettagli senza precedenti», concludono gli autori.
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