“Riprenditelo, Samsung non ne vogliamo qui”: il ladro ‘schizzinoso’ restituisce il telefono rubato perché non è un iPhone
- Postato il 24 novembre 2025
- Trending News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Soddisfatto o rimborsato. Il ladro non deve averla presa bene quando ha scoperto il bottino della sua refurtiva e così ha deciso di operare un reso. Il tutto è avvenuto a Londra e a raccontarlo è stato Sam, ragazzo di 32 anni, che si è ritrovato faccia a faccia con un malintenzionato mentre passeggiava col telefono in mano. L’uomo lo ha intimato di dargli i suoi soldi e ciò che aveva nelle tasche. Si è anche preso il suo cellulare ed è scappato in fretta e furia. Fin qui, si sarebbe trattato di una semplice e spiacevole rapina, ma ciò che è accaduto dopo ha dell’incredibile.
Poco dopo, infatti, Sam ha raccontato di aver visto il ladro tornare indietro. Non per arrecargli ulteriori danni, ma per restituire parte del proprio bottino. “I Samsung non li vogliamo”, avrebbe detto, restituendo al malcapitato il suo cellulare. Insomma, o iPhone o niente. Per quanto il commercio illegale degli iPhone abbia un mercato iper-florido, non ci si aspetterebbe un certo disprezzo da parte dei ladri. E invece, Sam ha espresso al London Centric tutto il suo stupore per la vicenda subita.
Londra è diventata uno dei principali snodi internazionali per il traffico di dispositivi rubati. Tra gli ultimi casi segnalati c’è quello di Sam, a cui sono stati sottratti non solo il telefono, ma anche la fotocamera e persino un berretto. Restituire parte della refurtiva, lasciando ai ladri solo gli oggetti più preziosi, sembra essere una tendenza crescente secondo diversi media locali. La spiegazione è legata alla differenza di valore tra i vari modelli: gli iPhone risultano molto più redditizi degli smartphone Android. Un report di BankMyCell, riportato dal Corriere della Sera, evidenzia che in un anno un iPhone perde in media il 14,8% del valore, contro oltre il 32% dei dispositivi Android. Dopo quattro anni, il divario è ancora più marcato: gli iPhone mantengono più della metà del prezzo iniziale, mentre gli Android arrivano a perderne l’80%.
Il traffico non si limita al Regno Unito: molti telefoni rubati vengono inviati a Shenzen, in Cina, dove il valore può raggiungere i 5.000 dollari. L’ultima operazione della polizia londinese, che ha portato a 46 arresti, è stata definita “la più grande offensiva contro il traffico di cellulari nel Regno Unito“. Come ha spiegato l’ispettore Mark Gavin, la banda privilegiava gli iPhone “per via della loro redditività all’estero“, arrivando a ricavare fino a 350 euro per ogni dispositivo. Gli Android, invece, non risultano abbastanza redditizi per alimentare il mercato internazionale.
L'articolo “Riprenditelo, Samsung non ne vogliamo qui”: il ladro ‘schizzinoso’ restituisce il telefono rubato perché non è un iPhone proviene da Il Fatto Quotidiano.