Rincorsa Nato alle guerre stellari: lo spazio diventa il nuovo dominio militare

  • Postato il 18 settembre 2025
  • Di Panorama
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Da sempre il cosmo è un luogo di interesse militare, del resto l’esperienza umana nei voli spaziali insegna che Urss e Stati Uniti si sfidarono nel tentativo di conquistare e mantenere la supremazia in quel dominio. Fu proprio il presidente Eisenhover a citare l’importanza di conquistare tali capacità perché, osservò, che i romani dominavano il loro impero grazie alle strade e l’impero britannico i mari grazie alla flotta. Certamente questo sta cambiando la Nato poiché serve in fretta una dottrina spaziale comune che definisca come proteggere le risorse alleate e contrastare le azioni nemiche. La Germania, per esempio, starebbe subendo sempre più incidenti ai suoi satelliti per osservazione e ricognizione mediante numerosi episodi di accecamento dei sensori.

Lo spazio rimane anche un possibile luogo di guerra

Ma i tanti programmi di ricerca condotti grazie alla collaborazione di grandi potenze negli ultimi decenni non devono trarre in inganno: lo spazio rimane anche un possibile luogo di guerra, osservazione che richiede cambiamenti per garantire la capacità di intervenire più rapidamente, come hanno affermato martedì 16 settembre i leader delle forze spaziali di diversi paesi della Nato in occasione del Summit sulla Difesa e la sicurezza spaziale.

La spesa pubblica globale

Dei 73,1 miliardi di dollari di spesa pubblica globale per la difesa e la sicurezza spaziale nel 2024, più di un terzo è stato secretato. Nel momento in cui scriviamo orbitano attorno alla Terra oltre duecento armi antisatellite come ha confermato il generale Christopher Horner, comandante della Terza Divisione Spaziale canadese. Si tratta di un “numero impressionante che minaccia le capacità spaziali alleate, comprese le comunicazioni satellitari per l’osservazione della Terra”.

Le dichiarazioni dei leader militari

Parole forti sono state pronunciate anche dal suo collega parigrado Jürgen Schrödl, responsabile delle attività spaziali presso il Dipartimento di strategia e operazioni del Ministero della Difesa tedesco: “L’ordine internazionale basato sulle regole nello spazio è quasi finito, dobbiamo accettare che lo spazio sia un dominio di guerra”. E se l’anno scorso i leader militari parlarono delle crescenti minacce in orbita senza arrivare a descrivere lo spazio come un potenziale campo di battaglia, oggi le cose sono cambiate. Non a caso negli ultimi due anni i governi hanno speso più soldi per ricerca e produzione di sistemi di difesa spaziali che missioni civili.

Le minacce di Russia e Cina

E la conferma di ciò che accade appena fuori dall’atmosfera l’ha data Vincent Chusseau, anch’egli generale e comandante del Comando spaziale francese, il quale in agosto scrisse: “Sebbene le azioni ostili nello spazio non siano una novità, le cose stanno accelerando molto rapidamente (…), lo spazio è un settore operativo a tutti gli effetti, parliamo di combattimenti nello spazio”. Chusseau afferma che la Russia dispone di una gamma completa di armi spaziali, dai satelliti per operazioni di rendez-vous e di prossimità a quelli che trasportano satelliti più piccoli, fino ai missili anti-satellite che agiscono con capacità di guerra elettronica, effettori fisici, laser e attacchi informatici. Ed anche Pechino in questo campo sta accelerando con l’intento di raggiungere la superiorità, essendo stato il secondo maggiore investitore in difesa e sicurezza spaziale al mondo nel 2024 con 9,3 miliardi di dollari (dati della società nova.space), rispetto ai 53,1 miliardi di dollari spesi dagli Usa.

Le nuove strategie europee

La Russia ha speso 2,3 miliardi di dollari e la Francia 2,1 miliardi, mentre la Germania si trova nell’ottava posizione con una spesa per difesa e sicurezza spaziale di 655 milioni di dollari. Ma ciò che ha fatto Berlino è un cambiamento epocale perché ha finalmente compreso che lo spazio è un dominio di guerra che diviene sempre più strategico per l’equilibrio mondiale e sempre più tattico per mantenere le capacità di difesa. Da qui la decisione del Bundestag di finanziare un’architettura di difesa costituita da una costellazione multifunzionale e multi-orbitale che sarà completata nel 2029.

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Panorama

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