Riflettori su Bitonto per l'uomo che spiava i conti, tutti cercano Coviello

  • Postato il 16 ottobre 2024
  • Di Agi.it
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Riflettori su Bitonto per l'uomo che spiava i conti, tutti cercano Coviello

AGI - “Un fantastico via vai”. Non è il titolo del film di Leonardo Pieraccioni e, purtroppo, l'aggettivo ‘fantastico' ha un che di sarcastico. Bitonto, città a meno di 20 chilometri dal capoluogo pugliese, è diventata il fulcro degli interessi della stampa nazionale, nota ormai alle cronache per essere il paese di nascita e residenza del 52enne Vincenzo Coviello. L'uomo è apparso per la prima volta sulle colonne della stampa nazionale e locale solo quattro giorni fa, quando la procura di Bari ha aperto un fascicolo per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Tra i fascicoli dei pm ci sarebbe anche il gruppo di Intesa Sanpaolo, che, però, non ha ricevuto alcuna comunicazione dall'autorità giudiziaria.

 

 

Diverse testate giornalistiche e programmi di approfondimento di ogni rete stanno cercando di intercettare il 52enne mentre esce o rientra da casa. Alcuni si sono spinti anche oltre, cercando di raggiungere i familiari sul posto di lavoro. “Questa storia lo sta provando molto”, riesce a dire velocemente al telefono uno dei suoi legali.

 

“Ci siamo visti l'ultima volta domenica scorsa per la nostra consueta passeggiata in bici – racconta all'Agi un amico di Coviello –. È vero che molti hanno scritto che non aveva molti amici, ma superati i 50 anni ci si rende conto di volersi circondare di poche persone fidate, con cui poter avere un confronto sano”. E continua: “Vincenzo è una persona di grande cultura, squisita, con cui è un piacere poter parlare. È anche il mio commercialista e sul lavoro è ineccepibile e preciso, così come nella vita per come l'ho conosciuto io”.

 

 

L'amico conclude con un auspicio: “Vincenzo è sempre stato rassicurante con i suoi amici, una persona sempre pronta a darci una pacca sulla spalla al momento giusto: in questo momento vorrei fare altrettanto, consolarlo e abbracciarlo”. I bitontini hanno alzato il velo di difesa e pudore e alle telecamere non rispondono: “No comment – dicono –. Se ha sbagliato, non saremo certo noi a dirlo. La città è bella e operosa, non può finire sui giornali solo per questo”.

 

 

 

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Autore
Agi.it

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