Rifiuti dal finestrino? Ecco cosa si rischia (persino il carcere)
- Postato il 11 agosto 2025
- Di Panorama
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La guerra ai “furbetti del finestrino” è ufficialmente iniziata. Dal 9 agosto 2025, grazie al decreto-legge n. 116, lanciare un mozzicone di sigaretta, una lattina o – peggio ancora – un sacchetto di immondizia dal proprio veicolo non è più una semplice maleducazione, ma un reato che può costare carissimo: fino a 18mila euro di multa, sospensione della patente e persino arresto.
La novità più temuta? Non serve più essere fermati “in diretta” dalle forze dell’ordine: basta un fermo immagine della targa ripreso da telecamere comunali, autostradali o anche private. Il proprietario del mezzo riceverà la sanzione direttamente a casa, senza possibilità di “scuse da semaforo rosso”.
Sanzioni rifiuto per rifiuto
Il decreto distingue tra tipologie di rifiuto e pericolosità del gesto:
- Mozzicone di sigaretta, fazzoletto: fino a 1.188 € di multa.
- Lattina, bottiglia, sacchetto di rifiuti: da 1.500 a 18.000 € + segnalazione alla Procura.
- Rifiuti non pericolosi in aree protette o vicino a fiumi: da 1.500 a 18.000 € + arresto da 6 mesi a 5 anni e mezzo (fino a 7 anni nei casi peggiori).
- Rifiuti pericolosi: reclusione da 1 a 5 anni (fino a 6 negli aggravati) e responsabilità del titolare in caso di mezzi aziendali.
Non solo multe: sospensione della patente e confisca del mezzo
Oltre al conto salato, chi getta rifiuti pericolosi o commette infrazioni gravi rischia la sospensione della patente fino a sei mesi. Se il veicolo è aziendale, può scattare la confisca, a meno che appartenga a un soggetto estraneo. Per le aziende, anche la responsabilità penale del titolare in caso di mancata vigilanza.
Perché è anche sicurezza stradale
Dietro la stretta non c’è solo la tutela dell’ambiente. “Un rifiuto può colpire un motociclista o costringere a una frenata improvvisa, causando incidenti”, avverte Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona. In altre parole: buttare una bottiglia dal finestrino non è solo incivile, è potenzialmente letale.
Le telecamere come “sentinelle invisibili”
La tecnologia diventa l’arma principale: sistemi attivi 24 ore su 24, festivi compresi, pronti a immortalare chi trasforma l’asfalto in una pattumiera. Niente più scuse, niente più “non l’ho fatto apposta”: il fotogramma non mente.