Rieti, coach umiliato in diretta da giornalista, attacco surreale: il video virale
- Postato il 4 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Prima l’umiliazione in conferenza stampa, poi la levata di scudi del giornalista che ne dice di cotte e di crude al tecnico Franco Ciani del Rieti Basket. E’ scoppiata una vera e propria bufera dopo la conferenza stampa del coach, seguita alla sconfitta contro Avellino (60-72). Durante l’incontro con i media, risalente alla settimana scorsa, un giornalista ha rivolto un durissimo attacco all’allenatore e alla squadra. L’intervento, durato quasi due minuti, ha definito “uno schifo” la prestazione della Sebastiani e ha etichettato i giocatori come “scarsi, scadenti”. Dopo lo sfogo, il cronista si è alzato e ha lasciato la sala, impedendo a Ciani di replicare. La nota del club in merito all’accaduto.
- Il video diventa virale
- Il comunicato ufficiale della Sebastiani Rieti
- Le scuse del giornalista al tecnico e al club
Il video diventa virale
Il filmato dell’episodio, diffuso da Pianeta Basket, ha rapidamente fatto il giro del web, scatenando reazioni e polemiche tra tifosi e addetti ai lavori. Il comportamento aggressivo del giornalista ha sorpreso molti, compreso lo stesso allenatore, apparso visibilmente interdetto. Questo lo sfogo integrale: “Non volevo intervenire ma alla luce delle tue considerazioni devo farlo, tu parli di bicchiere mezzo pieno, mi sembra una valutazione positiva, ma noi siamo rimasti basiti, una squadra scarsa, scadente, siamo stati surclassati, abbiamo segnato 35 punti in 30 minuti, come puoi dire che è un bicchiere mezzo pieno? la gente è delusissima. è stata una partita mediocre, si è vista la pochezza di questa squadra, giocatore come Pascolo, Mian, Parravicini chi li ha presi? Vogliamo mettere Palumbo con Monaldi? Pascolo cosa ha fatto? E’ un giocatore di basket? Lo è stato”.
Il tecnico zitto continua attonito a sentire lo sfogo del cronista: “Mi sarebbe piaciuto sentir dire dall’allenatore che questa sera abbiamo fatto schifo, perdonateci. Io non ci sto, perdona la mia schiettezza, sono un amante di Rieti, l’allenatore oggi è Ciani ma l’altro anno potrebbe essere un altro, voi andate e io rimango, questa è la mia città e la partita di stasera è stata uno schIfo, vergognatevi“. Interviene l’addetto stampa che dice: “chiudiamo qui la conferenza”, CIani prova a dire:”credo che avrei potuto rispondere ma mi sembra che la mia risposta non sia più di interesse”. E l’addetto stampa abbozza: “E’ meglio”,
Il comunicato ufficiale della Sebastiani Rieti
A seguito della grande eco mediatica, la Sebastiani Rieti ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la propria posizione. Nel comunicato si legge: “La RSR Sebastiani Rieti intende fare alcune doverose precisazioni in merito a quanto accaduto durante la conferenza stampa di ieri che, nostro malgrado, sta avendo grande rilevanza. La filosofia della nostra società, in ambito comunicativo, è sempre stata quella di dare spazio a tutti, soprattutto se si tratta di interventi di giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine, senza censura alcuna.”
E infine: “Fatta questa doverosa premessa, l’invito è che si rimanga sempre dentro determinati confini, quello del rispetto verso il lavoro del coach, del suo staff e di tutta la società. Le dichiarazioni sono pubbliche, ed ognuno si assume le responsabilità per quanto dichiarato.”
Le scuse del giornalista al tecnico e al club
Aggiunge poi il club nella nota ufficiale: “Si precisa inoltre che non c’era nessuna volontà da parte della società di “censurare” una eventuale risposta del coach per lo stesso principio sopra espresso, ma l’abbandono della sala da parte del giornalista ha portato alla scelta di non dare seguito al momento di tensione che inevitabilmente si era venuto a creare. Il giornalista in questione ha poi privatamente porto le sue scuse al coach e alla società, avendo compreso di aver sbagliato. Un gesto che come club apprezziamo, con la speranza che episodi come questi possano evitarsi in futuro. Rimaniamo aperti ad ogni forma di dialogo e chiarimento, qualora ce ne fosse bisogno, come sempre fatto a livello comunicativo sin dalla nostra nascita”.