Riesce a farsi dare 15mila da una 90enne con la truffa del falso parente ma i carabinieri lo bloccano al confine

  • Postato il 30 ottobre 2024
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
anziana telefono

Genova. Ancora una tentata truffa ai danni di anziani in provincia di Genova è stata sventata dai carabinieri, la quarta in pochi giorni, e ancora una volta il metodo utilizzato dai malviventi è stato quello della sceneggiata del falso parente.

Questa volta i fatti sono accaduti a Né, nell’entroterra di Genova. I carabinieri del comando provinciale hanno tratto in arresto un uomo che era riuscito a farsi consegnare 15mila euro da un’ anziana.

Nel primo pomeriggio di ieri una donna di 90 anni residente nel comune di Né (GE) è stata vittima di una truffa con la classica tecnica del “falso parente” che aveva causato un grave incidente stradale. Una ragazza ha infatti contattato telefonicamente l’anziana facendole credere di essere la nipote e fingendo di piangere disperata.

Raccontando di avere investito con la propria auto una donna incinta, ha quindi chiesto una cospicua somma di denaro che le sarebbe servita come cauzione per evitare l’arresto. L’anziana signora, toccata negli affetti più intimi, è caduta nell’inganno e, pur di evitare il carcere alla nipote, ha consegnato 15mila euro in contanti e diversi gioielli a un ragazzo che, nel mentre, si era presentato presso la sua abitazione spacciandosi per un carabiniere.

La vittima si è ben presto resa conto dell’inganno quando, conclusa la lunga telefonata con la finta nipote, che aveva protratto la conversazione quanto più possibile per non lasciare all’anziana la possibilità di riflettere e verificare, ha finalmente potuto contattare i propri familiari e avere assicurazione che la nipote non era mai rimasta coinvolta in alcun incidente stradale.

La donna segnalava allora l’accaduto ai militari della stazione dei Carabinieri di Lavagna, i quali, unitamente al personale dell’aliquota Operativa della compagnia di Sestri Levante, hanno dato immediato avvio alle ricerche.

L’attività investigativa immediata ha consentito di individuare il mezzo utilizzato dai malfattori per darsi alla fuga, localizzandolo in provincia di Udine, a pochi chilometri dal confine di Stato. L’attivazione del locale comando dell’Arma e della polizia stradale ha permesso di fermare il veicolo con a bordo un ragazzo originario della Repubblica Ceca. All’interno dell’auto la refurtiva sottratta alla vittima per cui il giovane è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e portato in carcere a Udine.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti