“Riconoscere la Palestina come Stato indipendente”, pronta la mozione a Palazzo Tursi
- Postato il 25 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Nel giorno in cui il presidente francese Emmanuel Macron annuncia il riconoscimento dello Stato di Palestina, a Genova – fatte le debite proporzioni – sbarca una mozione in consiglio comunale che impegna la sindaca Silvia Salis a sostenere la stessa causa. A firmarla sono tutti i gruppi della nuova maggioranza di centrosinistra (Avs, M5s, Pd, Lista Salis) con la sola eccezione di Riformiamo Genova, rappresentata in aula rossa da Maria Luisa Centofanti.
Se il documento sarà approvato martedì prossimo dalla maggioranza – previsione che appare scontata sulla carta per questioni numeriche – la giunta dovrà inoltrare al governo italiano la richiesta di riconoscimento della Palestina come “Stato sovrano indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite, al diritto internazionale e alle indicazioni della risoluzione del Parlamento europeo”.
I confini proposti sono quelli del 1967 con Gerusalemme quale capitale condivisa. Il principio che si afferma è quello dei due popoli, due Stati: l’auspicio è che la Palestina conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di entrambi gli stati di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo, al fine di preservare nell’ambito del rilancio del processo di pace”.
Genova non sarebbe certo la prima città a fare questo passo: il riconoscimento della Palestina è già stato approvato da numerose amministrazioni locali tra cui Milano, Torino, Napoli, Verona, Firenze, Ravenna, Bari, Sassuolo, Empoli, Pesaro e Cosenza. Da oltre un anno – come viene ricordato nel testo della mozione – giace in Senato una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema che ha raccolto quasi 80mila firme certificate. La stessa premier Giorgia Meloni al vertice del Cairo del 21 ottobre 2023 disse che “il popolo palestinese deve avere il diritto a essere una nazione che si governa da sé, in libertà, accanto a uno Stato di Israele al quale deve essere pienamente riconosciuto il diritto all’esistenza e il diritto alla sicurezza. Su questo l’Italia è pronta a fare assolutamente tutto ciò che è necessario”.
Resta da capire come si comporterà l’ala riformista della coalizione, l’unica a non sottoscrivere la presa di posizione per il riconoscimento della Palestina, così come è possibile che i voti a favore arrivino anche dall’attuale minoranza di centrodestra, dove sono diverse le sensibilità sull’argomento.
Oggi, intanto, le bandiere palestinesi non sono mancate al presidio organizzato dai portuali del Calp e dal sindacato Usb sotto Palazzo Tursi per chiedere lo stop al traffico di armi verso Israele ma anche il blocco di ogni rapporto commerciale nei confronti dello Stato ebraico.