Ricaricare il cellulare con il calore del corpo?

  • Postato il 8 ottobre 2024
  • Di Focus.it
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Vi è mai capitato di dimenticare di mettere in carica il telefono prima di uscire di casa per una gita o per una lunga passeggiata? La soluzione al problema potrebbe arrivare dal nostro stesso corpo. Un gruppo di ricercatori dell'Università di Washington (UW), guidato dal professor Mohammad Malakooti, ha sviluppato un congegno indossabile che trasforma il calore corporeo in elettricità, pubblicando i risultati del proprio studio su Advanced Materials. Questa tecnologia innovativa ma, al momento, ancora giovane, potrebbe un giorno permetterci di ricaricare piccoli dispositivi elettronici semplicemente indossando un braccialetto o un altro accessorio.. Una tecnologia flessibile. La chiave dell'invenzione degli scienziati statunitensi risiede nella sua estrema flessibilità. Tradizionalmente, i dispositivi termoelettrici che convertono il calore in energia sono rigidi e fragili, invece il prodotto ideato dal team di Malakooti è morbido e resistente, e può essere allungato fino a 2.000 volte senza perdere la capacità di produrre elettricità.. Questo è possibile grazie a una struttura a tre strati: al centro si trovano i semiconduttori rigidi che convertono il calore in elettricità. Attorno, un materiale composito stampato in 3D che migliora l'efficienza energetica e riduce il peso. Infine, tracce di metallo liquido garantiscono elasticità, conducibilità e auto-riparazione. È una tecnologia che, una volta indossata sulla pelle, inizia immediatamente a produrre energia, come dimostrato con l'accensione di un piccolo LED alimentato esclusivamente dal calore corporeo.. Tutte le potenziali applicazioni. Sebbene l'idea di ricaricare il cellulare con un metodo così innovativo sia affascinante, le potenziali applicazioni di questa tecnologia vanno ben oltre. Assieme a oggetti tecnologici indossabili, il professor Malakooti immagina che questi dispositivi possano essere utilizzati per recuperare l'eccedenza termica prodotta dalle apparecchiature elettroniche, come i server nei data center. In questi ambienti, il calore disperso potrebbe alimentare sensori per il monitoraggio della temperatura e dell'umidità, riducendo il consumo energetico complessivo. La possibilità di sfruttare l'energia termica da fonti già esistenti rende questa soluzione sostenibile e innovativa, con implicazioni significative per la riduzione dell'impatto ambientale.. Le prospettive future. E non finisce qui. Questa tecnologia è talmente promettente che non si limiterebbe alla semplice produzione di energia. Il team ha infatti scoperto che, aggiungendo elettricità al sistema, i dispositivi possono anche essere utilizzati per riscaldare o raffreddare le superfici.. La ricerca apre nuove possibilità nel campo della realtà virtuale e degli accessori indossabili: immaginate un visore VR che, oltre a simulare immagini, sia in grado di generare sensazioni termiche, come caldo o freddo, per rendere l'esperienza ancora più immersiva.. Tuttavia, Malakooti sottolinea che si tratta di un obiettivo ancora lontano da raggiungere. Per ora, la priorità è sviluppare dispositivi efficienti e duraturi, in grado di offrire un feedback termico e di alimentare piccoli dispositivi con il calore corporeo, per il resto c'è tempo e il limite è rappresentato esclusivamente dall'immaginazione..
Autore
Focus.it

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