Ribaltone del Tas di Losanna: gli sciatori russi siano ammessi alle Olimpiadi di Milano Cortina

  • Postato il 2 dicembre 2025
  • Di Panorama
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Con una decisione sorprendente, il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha annullato il provvedimento di esclusione totale degli sciatori russi e bielorussi dalle competizioni internazionali. Una misura che dura dal giorno dell’invasione russa in Ucraina e che, seppure non senza distinguo e polemiche, sembrava dover riguardare anche le Olimpiadi invernali di Milano Cortina che si apriranno con la cerimonia inaugurale del 6 febbraio 2026 allo stadio di San Siro.

Il pronunciamento del Tas di Losanna ribalta la situazione, aprendo la strada alla presenza degli sciatori russi e bielorussi sotto bandiera neutra ai Giochi invernali. Secondo i giudici di Losanna, infatti, se “soddisfano i criteri” stabiliti dal Comitato internazionale olimpico per accedere allo status neutrale, gli atleti di entrambi i paesi “dovrebbero essere autorizzati a partecipare agli eventi di qualificazione” della Federazione internazionale di sci per i prossimi Giochi invernali.

A sollevare il caso erano stati due ricorsi contro la Federazione Internazionale Sci e Snowboard che sono stati parzialmente accolti da due collegi distinti. Secondo il nuovo scenario, gli atleti russi e bielorussi che soddisfano i criteri di ammissibilità del Comitato olimpico internazionale dovrebbero essere autorizzati a partecipare agli eventi di qualificazione Fis così da potersi giocare la carta dell’ammissione ai Giochi.

Il 21 ottobre scorso il consiglio della Fis aveva emesso una risoluzione “per non facilitare la partecipazione di atleti russi e bielorussi come atleti neutrali individuali agli eventi di qualificazione Fis per i Giochi olimpici e paralimpici del 2026” e contro questa decisione la Russia aveva sostenuto che fosse una violazione degli statuti e dei principi di neutralità politica e non discriminazione. Il Tas di Losanna ha dato parzialmente ragione ai russi aprendo un nuovo scenario.

Il primo ricorso era stato depositato dalla Federazione sciistica russa (Rsf), precisamente da 12 atleti e para-atleti russi e dal Comitato Paralimpico Russo. Il secondo ricorso è stato presentato dalla Federazione sciistica bielorussa (Bsu) e da 5 atleti bielorussi. Il Tas ha ricordato “che lo statuto della Fis protegge gli individui dalla discriminazione e richiede che la Fis sia politicamente neutrale”. Di conseguenza, la suprema giurisdizione del mondo sportivo ha ritenuto che la FIS avesse escluso gli sciatori dei due paesi “a causa della loro nazionalità, indipendentemente dal fatto” che rispondessero o meno “ai criteri di eleggibilità degli atleti individuali neutrali”.

Rinnovando a metà settembre il dispositivo adottato per i Giochi di Parigi, il CIO aveva aperto la strada a una partecipazione russa e bielorussa sotto bandiera neutrale a condizione che gli atleti interessati non fossero sotto contratto con l’esercito e non avessero attivamente sostenuto l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Inoltre, ha deliberato il TAS, i paraatleti russi potranno partecipare ai Giochi paralimpici “nelle stesse condizioni degli altri paraatleti”, cioè con inno e bandiera, dato che il Comitato paralimpico internazionale ha votato a fine settembre la loro piena reintegrazione.

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Panorama

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