Revocata la patente per stato di ebrezza, ma era un attacco di dissenteria: giudice sospende la sanzione
- Postato il 13 gennaio 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Era stato uno dei primi a essere sanzionato in base al nuovo Codice della Strada. Gli era, anche, stata revocata la patente per due gravi infrazioni: guida in stato di ebbrezza e incidente stradale con coinvolgimento di pattuglie di polizia. Tuttavia, ora emerge che la storia era stata un grande malinteso. L’avvocato 40enne di Viterbo al centro di questa vicenda ha appena ottenuto ragione dal giudice di pace, che il 10 gennaio ha sospeso l’ordinanza del prefetto che gli aveva ritirato la patente.
Il giudice ha accolto la versione dell’uomo, che ha fornito una ricostruzione completamente diversa rispetto a quella data dalla polizia. Secondo quest’ultima, la notte del 14 dicembre, poco dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, l’uomo si era rifiutato di sottoporsi all’alcoltest dopo essere stato trovato fermo in macchina in una posizione sospetta sul ciglio della strada, apparentemente privo di sensi. Durante i controlli, un’altra auto aveva tamponato le volanti ferme, e l’uomo era stato accusato anche di aver causato l’incidente.
L’avvocato ha però contestato questa ricostruzione. Come riportato da La Repubblica, si era fermato perché si era sentito male. “Mi trovavo su via Trieste e ho avuto un malore, probabilmente una congestione“, ha spiegato, aggiungendo di aver accostato l’auto per un attacco di dissenteria. “Per questo ho accostato l’auto, lasciandola accesa per qualche minuto. Faceva un freddo cane e dovevo riscaldarmi in qualche modo”.
Quando gli agenti gli hanno chiesto di sottoporsi all’alcoltest, l’uomo si è rifiutato, spiegando che il suo stato di salute non gli permetteva di farlo e che, essendo fermo per un malore, non era soggetto alla sanzione prevista per guida in stato di ebbrezza. “Il rifiuto equivale alla sanzione massima, quella prevista quando si viene trovati con un tasso alcolemico superiore al 2%. Ma questo se uno sta guidando, mentre io ero fermo per un malore” L’uomo ha anche contestato l’accusa di aver causato l’incidente, sostenendo di essersi fermato correttamente “in una rientranza, quindi non costituivo alcun problema per la viabilità”. Alla luce di queste argomentazioni il giudice di pace ha deciso di restituirgli la patente.
(foto d’archivio)
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