Resilience alla conquista della Luna
- Postato il 4 giugno 2025
- Di Panorama
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Domani, 5 giugno, la sonda giapponese Resilience tenterà l’allunaggio. Si tratta di un lander privato con il quale l’azienda Ispace spera di fare la storia scendendo nella parte settentrionale della Luna. Si tratterà anche di una missione di riscatto, poiché la compagnia ha fallito un tentativo di allunaggio simile con la sonda Hakuto-R nell’aprile 2023. Attualmente, l’allunaggio di Resilience è previsto per le 20:24 ora italiana, ovvero l’orario che in Giappone corrisponderà alle 4:24 di venerdì 6 giugno. Tale orario segue una specifica sequenza temporale di eventi che Ispace ha predisposto: un razzo SpaceX Falcon 9 ha lanciato Resilience verso la Luna il 15 gennaio insieme al lander lunare privato Blue Ghost, costruito da Firefly Aerospace, e quest’ultimo è atterrato con successo nella regione lunare del Mare Crisium il 2 marzo scorso. A differenza di questo, Resilience ha seguito un percorso a “basso trasferimento di energia” per raggiungere la Luna e per questo ha impiegato molto più tempo, arrivando nell’orbita lunare il 6 maggio.
Il punto d’allunaggio prescelto si trova nel mezzo del Mare Frigoris, sul lato vicino dell’emisfero settentrionale della Luna. Se Ispace decidesse di utilizzare un sito di atterraggio di riserva (ce ne sono tre in tutto), questi tentativi avverrebbero in giorni e orari diversi. L’azienda, comunque, trasmetterà l’evento in diretta streaming dal proprio canale collegato al sito web, con commento in giapponese e sottotitoli in inglese. Quanto al luogo prescelto, si tratta della stessa pianura esplorata nel 2023, quando la società tentò di far atterrare il suo primo lander. Durante quel tentativo, che finì con lo schianto, Ispace tentò di atterrare nel cratere Atlas, un sito largo 87 chilometri. Ora, invece, nel Mare Frigoris ci saranno tre potenziali siti di atterraggio di riserva.
Se l’impresa riuscirà, si prevede che Resilience operi per circa due settimane, ovvero per la durata di un giorno lunare, ma in quel caso, viaggio incluso, la missione completa sarà durata cinque mesi. Ciò perché la sonda è dotata di pannelli solari per alimentare gli strumenti di bordo e dedicherà questo tempo a condurre diversi esperimenti. Tra questi, collaudare un elettrolizzatore realizzato dal produttore di apparecchiature di condizionamento dell’aria Takasago Thermal Engineering che serve per generare ossigeno e idrogeno dall’acqua lunare. Ci sarà poi un modulo di produzione alimentare a base di alghe, l’esperimento progettato da Euglena per realizzare i metodi per coltivare vegetali sulla Luna come potenziale fonte di cibo. Ci sarà poi la sonda per misurare le radiazioni nello spazio profondo: un piccolo rilevatore che controllerà i livelli di radiazioni ricevuti dal lander durante la sua missione.
Resilience trasporta anche un micro rover chiamato Tenacious costruito dalla filiale europea di Ispace. Se tutto andrà bene sarà dispiegato sulla superficie per validare la sua telecamera e la pala meccanica per la raccolta dei campioni per future missioni di recupero. Una curiosità: il rover Tenacious trasporta anche un’opera d’arte chiamata Moonhouse, una piccola casa rossa progettata dall’artista svedese Mikael Genberg nell’ambito di un programma culturale associato alla missione. Infine, Resilience porta con sé una targa commemorativa fornita dal Bandai Namco Research Institute recante un’iscrizione basata sul documento immaginario “Charter of the Universal Century” tratto dal famoso manga nipponico e dalla popolare serie di fantascienza giapponese conosciuta anche in Italia Gundam.