Regione, 250 pazienti hanno scelto il percorso di tutela: “Ridotti del 10% gli utenti che bucano le visite. Sanzioni? Saranno poche”

  • Postato il 19 aprile 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Nicolò Asl2

Savona. “Di sanzioni a mio avviso ce ne saranno poche perché con il sistema di ricordo (un messaggio che viene inviato al paziente come promemoria) il cittadino, in primis, avrà (qualora si fosse dimenticato la data della visita) la possibilità di segnarselo nuovamente o, in secondo luogo, se gli fosse sorto un impedimento e non potesse svolgere la visita avrà la possibilità di disdirla. Questo semplice accorgimento ha ridotto, nel giro di poco più di una settimana, dal 15% al 6% le persone che saltano gli esami o le visite. Per la restante parte le aziende avvieranno l’istruttoria per portare avanti il il processo sanzionatorio, però sta diventando ad oggi un problema molto molto di nicchia”.

Ad affermarlo è l’assessore alla Sanità di Regione Liguria, Massimo Nicolò a margine della conferenza che si è tenuta in provincia, a Savona, con i sindaci di Asl2 ed in riferimento al fatto che, nelle prossime settimane, scatteranno le prime sanzioni per chi non si è presentato a una visita o un esame senza disdire.

“Abbiamo posto un correttivo e quindi l’aspetto sanzionatorio se, eventualmente, ci sarà lo avremo in una bassa percentuale di casi”, aggiunge.

Ricordiamo che Regione Liguria dal 14 aprile ha avviato una sperimentazione del nuovo servizio per abbattere le lista d’attesa della sanità regionale. I pazienti che si rivolgono ai normali canali di prenotazione (Cup, farmacie, app Prenoto Salute) possono farsi inserire nel percorso di tutela se non trovano la prestazione nei tempi indicati in prescrizione o almeno in una data vicina. Al momento l’opzione è disponibile solo per un numero limitato di prestazioni: visita cardiologica, visita gastroenterologica e visita neurologica per le priorità B (10 giorni) e D (30 giorni), con l’eccezione della Asl 5 dove la visita oculistica sostituisce quella gastroenterologica.

E così dopo una prima settimana ecco un bilancio: sono circa 250 le persone prese in carico e inserite nel percorso di tutela. “Di queste – spiega l’assessore – più della metà sono state reindirizzate agli appuntamenti, l’altra metà sono arrivate tra ieri e oggi e nei prossimi giorni verranno chiamate per essere sistemate nelle agende che abbiamo fatto aprire per aumentare l’offerta”.
“Devo dire che il sistema sta rispondendo molto bene – commenta Nicolò -. Continueremo certamente per la settimana delle festività e i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, poi possiamo anche pensare di estendere eventualmente delle visite specialistiche che sono coinvolte“. Quali? “Dobbiamo vedere, in base alle tre aree Ponente, Levante e Centro quali sono quelle più critiche. Adesso è ancora prematuro – risponde l’assessore regionale -. Dopo le festività faremo un bilancio, però devo dire che ad oggi la risposta è molto buona e stiamo già notando un miglioramento dei tempi di attesa“.
Peraltro non tutti aderiscono al percorso di tutela, visto che adesso il sistema suggerisce prestazioni in un’area più vasta (ad esempio i cittadini genovesi possono prenotare nel Tigullio e viceversa) e in un intervallo di date che va oltre il termine della prescrizione. “C’è un certo numero di persone che hanno ricevuto un appuntamento, magari non esattamente all’interno della classe di priorità, ma che comunque il cittadino considerava accettabile, e quindi ha deciso di prendere quell’appuntamento e di rifiutare l’inserimento del percorso di tutela”, conclude.  Non risultano, invece, appuntamenti rifiutati all’interno del percorso di tutela.
Autore
Il Vostro Giornale

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