Regionali, Sansa dice addio alla politica dopo la mancata rielezione: “Si parte per un altro viaggio”
- Postato il 29 ottobre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Quando si lascia non servono tante parole. Riprendo lo zaino. Si parte per un altro viaggio”. Con poche righe ad accompagnare una foto eloquente, Ferruccio Sansa ufficializza la propria uscita di scena all’indomani delle elezioni regionali che hanno decretato la vittoria di Marco Bucci e la sconfitta, sebbene di misura, del centrosinistra.
Il risultato finale è inclemente: nonostante la lista di Alleanza Verdi Sinistra superi il 6% e nonostante le 3.741 preferenze raccolte, l’ex candidato presidente sconfitto da Toti nel 2020 deve cedere il passo a Selena Candia, che entrò in consiglio quattro anni fa proprio con la sua lista civica e che oggi lo supera con 4.134 preferenze, risultando l’unica eletta nel collegio di Genova.
Dopo anni di attacchi frontali a Giovanni Toti, con uno stile di opposizione che gli è costato l’antipatia di gran parte del centrosinistra dopo esserne stato il federatore e front runner, Sansa aveva chiesto aiuto ai suoi follower per superare il dilemma all’indomani delle dimissioni dell’ex governatore: ricandidarsi o tornare a fare il giornalista. “Avete risposto a migliaia e mi avete chiesto di candidarmi. Avete scelto voi la mia vita. Mi candido perché le rivoluzioni non si possono lasciare a metà”, aveva scritto annunciando la sua nuova discesa in campo.
Alla richiesta di non lasciare la politica non è corrisposta tuttavia una sufficiente risposta alle urne. Oggi Sansa traccia un bilancio nel suo post d’addio: “Sono stati quattro anni molto intensi per me. Ho provato a combattere con ogni mezzo il sistema di potere di Toti e Bucci. Ho certo commesso errori, ma ce l’ho messa tutta. Di questa esperienza mi resta il privilegio di aver lavorato per la mia comunità. E la fortuna grandissima di aver incrociato le vite di centinaia, migliaia di persone: nelle strade, nelle carceri, negli ospedali, in tutti i comuni della Liguria”.
“Non potevo chiedere di più. La mia esperienza politica finisce qui. Del resto non credo proprio che questo fosse il mio mondo”, conclude Sansa annunciando il suo “nuovo viaggio”. Lo rivedremo al Fatto Quotidiano? “Vedremo”, risponde laconico. Con l’era di Toti finisce anche l’era (più breve) di Sansa, probabilmente il suo più accanito avversario nell’emiciclo di via Fieschi.