Regionali, Orrico in Calabria: «M5s pronto a guidare la coalizione di centrosinistra»

  • Postato il 4 agosto 2025
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Regionali, Orrico in Calabria: «M5s pronto a guidare la coalizione di centrosinistra»

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Verso le regionali: La coordinatrice regionale Calabria, Anna Laura Orrico: «M5s pronto a guidare la coalizione di centrosinistra. Nel programma: rafforzamento della sanità pubblica e reddito universale».


SI dice che i piani siano fatti per essere disfatti. Certo questo non è l’agosto che la politica calabrese si aspettava. La ‘lunga’ marcia di avvicinamento alla scadenza naturale della legislatura regionale e al nuovo voto che doveva durare circa un anno si è compressa e ridotta a poche settimane. E con questo nuovo calendario deve fare i conti il centrosinistra, che aveva appena iniziato un lavoro di discussione e confronto sul programma. «Avevamo iniziato a impostare il perimetro di un’azione programmatica che fosse la più condivisa possibile dalla società calabrese – dice la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale del M5S – Ora accelereremo, ma facendo il possibile per realizzare una collaborazione ampia e arrivare a una proposta alternativa condivisa per buttar fuori dalla Regione il centrodestra. Siamo pronti, il lavoro fatto sui territori negli ultimi due anni aiuta: non arriviamo impreparati».

Campo larghissimo è la prospettiva. Ma qual è il perimetro?

«Il tavolo sarà allargato rispetto ad alcuni capisaldi che stanno connotando il nostro lavoro. Innanzitutto la sanità: non possiamo prescindere dal rafforzamento del servizio pubblico e dall’intensificazione degli sforzi sul Pnrr per ricostruirlo. Su questo non faremo un passo indietro. Poi ci sono le infrastrutture. Vogliamo – e dobbiamo – rafforzare la viabilità e il trasporto pubblico locale. Si mettano da parte le opere faraoniche come il ponte sullo Stretto. Rivogliamo il finanziamento dell’alta velocità».

«Così come vogliamo si vada avanti sulla 106, lungo il percorso avviato dal governo Conte, e sull’elettrificazione della ferrovia jonica. Altro tema cruciale è il lavoro. Vogliamo ripristinare le condizioni per un lavoro dignitoso, contrastare il lavoro nero e introdurre il reddito universale che dia a tutti la possibilità di vivere dignitosamente e di accedere al mondo del lavoro. Pensiamo anche ai giovani: servono proposte in grado anche di attrarre chi vuole tornare. Infine l’etica pubblica: legalità e trasparenza dovranno essere i nostri capisaldi, nell’interesse della collettività e non dei singoli».

REGIONALI IN CALABRIA, PER IL LA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA, IL M5S HA UN NOME PER IL CANDIDATO

Sul programma le idee mi sembrano chiare. Parliamo allora del candidato? Il tempo stringe.

«Stiamo lavorando perché la coalizione individui insieme il miglior interprete. Qualcuno che sia leader primus inter pares. Sono stanca di vedere questo leaderismo spinto. Abbiamo assistito in questi tre anni e mezzo a un presidente che annunciava e decideva via social cosa andava fatto. Il leader del centrosinistra dovrà essere l’opposto. Basta con l’uomo solo al comando: a fare le spese sono solo i calabresi. Guardi cosa accadrà ora, con le dimissioni. Si ferma il Pnrr, la Pubblica amministrazione si paralizza. Occhiuto fa e disfa in base ai suoi interessi e a pagare sono i calabresi».

Da qui a qualche giorno sarete chiamati a fare i nomi. Per il Movimento circola quello di Pasquale Tridico, il suo, di Baldino e di Scutellà… «

Per il Movimento 5 Stelle il nome più riconosciuto è quello di Pasquale Tridico. Partiamo da qui».

Lui però in più di un’occasione ha escluso una sua candidatura. Certo, lo scenario ora è cambiato.

«I tempi sono accorciati. Una situazione ‘d’emergenza’ porta a fare discorsi diversi».

C’è anche un piano romano da considerare. La Calabria è tra le regioni che il M5s rivendica, all’interno dell’alleanza con il Pd?

«Le dico quella che è stata la posizione che ho espresso ai tavoli. Il Movimento 5 Stelle ha una classe dirigente autorevole con espressioni importanti e siamo nelle condizioni di esprimere la futura guida della Regione. Non è una rivendicazione, ma un dato di fatto».

REGIONALI CALABRIA, IL CENTROSINISTRA E M5S: LA CORSA CONTRO IL TEMPO

L’obiettivo è arrivare al candidato entro Ferragosto, conferma?

«Lavorerò alacremente perché entro dieci giorni, al massimo entro Ferragosto, si arrivi a una decisione. È una questione di serietà».

Roma interverrà?

«Le dinamiche le decideranno i vertici nazionali. La Calabria finora era fuori dallo scacchiere. Le interlocuzioni sono sempre attive, naturalmente, ma c’è grande rispetto per i territori».

Toccherà anche pensare alle liste. Ripartirete dagli eletti. O meglio dall’eletto, dopo l’uscita di Afflitto.

«Certo, Davide Tavernise ha fatto un ottimo lavoro e sarà in lista, se lo vorrà. Poi ci proponiamo di valorizzare i nostri attivisti e i consiglieri comunali. E ci apriremo naturalmente alla società civile. In questi anni ho lavorato fianco a fianco con realtà straordinarie del territorio».

Ci saranno consultazioni on line?

«Per le regionali è prevista la raccolta delle autocandidature, che vengono vagliate con il partito nazionale. Vedremo come conciliare tutto con i tempi ristretti di questa campagna anticipata».

Del campo larghissimo a cui lavorate quali forze del centrosinistra faranno parte?

«Dialogheremo con partiti come Psi, Rifondazione, +Europa, Italia Viva».

E Azione? Mi pare che non escluda in Calabria un’alleanza con il centrosinistra, benché Calenda pochi giorni fa a Cetraro abbia sentenziato ‘mai con il M5s’.

«Azione dovrebbe mettersi d’accordo con Calenda. Io sono ferma lì, alle dichiarazioni di Cetraro. Dichiarazioni che provenendo da un leader nazionale – peraltro di un partito che ha sostenuto la giunta Occhiuto fin qui e ora si interessa al nostro tavolo – sono, a mio avviso, una totale mancanza di rispetto per la nostra forza. In politica io non sono abituata a porgere l’altra guancia».

LE DIMISSIONI DEL GOVERNATORE OCCHIUTO

Prima diceva che le dimissioni di Occhiuto paralizzeranno l’amministrazione regionale. Eppure è quello che ha lamentato lui: ha detto di essersi dimesso perché nessuno firma più niente e la Regione è bloccata.

«Occhiuto non riconosce i suoi fallimenti e conferma la sua arroganza politica. Fallimenti che sono sotto gli occhi di tutti. È sufficiente citare la sanità: lui è il supercommissario e viviamo in una regione che ha ancora liste d’attesa lunghissime. Le faccio un solo esempio poi, su un caso che ho seguito e rispetto al quale presenterò un esposto. Mi riferisco alla Neuropsichiatria infantile di Rogliano: per sette mesi i bambini sono stati privati del servizio di logopedia, perché mancavano i logopedisti. È arrivata una persona solo a fine luglio, ma quale impatto sul loro sviluppo e sulla loro integrazione può aver avuto questo gravissimo disservizio? Avrei capito se si fosse dimesso per il suo fallimento in sanità».

«O per il fallimento politico sull’autonomia differenziata. O ancora per lo scippo dei fondi per l’Alta Velocità. Queste potevano essere le motivazioni per dimettersi, non il fatto che gli uffici non lavorino. E poi, con tutta la forza e l’arroganza che ostenta, non è riuscito a farli lavorare? La verità è che si dimette perché non vuole farsi logorare dal centrodestra, che era pronto a tirar fuori un candidato alternativo da qui a un anno».

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