Regionali, Orlando: “Sulle opere polemica stucchevole, il centrodestra in 9 anni non ne ha fatta una”

  • Postato il 13 ottobre 2024
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Genova. “Si faranno tutte le opere progettate e finanziate, tra l’altro totalmente da governi dei quali facevamo parte. Quello che invece è stucchevole è una polemica sulla realizzazione delle opere fatta da chi ha amministrato una regione che in nove anni non ne ha fatta una. Quelle che competono alla regione sono ancora tutte ferme al palo”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando, a Il caffè della domenica con Maria Latella su Radio 24.

Ma come verranno gestite le opere e le concessioni dopo l’inchiesta che ha travolto la giunta Toti? “Evitando di andare a fare le riunioni sugli yacht di quelli che devono avere rilasciate le concessioni, riportando nelle istituzioni le decisioni, non facendo una politica fatta solo per pochi ricchi e privilegiati – ha risposto Orlando – perché questa è stata la Liguria in questi anni. Noi vogliamo riportare attraverso percorsi di partecipazione, attraverso la valorizzazione delle sedi istituzionali, questo elemento al centro dell’azione della regione. E poi – ha ribadito – vogliamo lavorare per una legge contro il conflitto di interessi, per una legge sulla trasparenza degli interessi privati quindi sulle lobby a livello regionale, fare una lotta senza tregua alla corruzione e alla mafia”.

“Vorrei ricordare – ha aggiunto l’ex ministro – che c’è anche una inchiesta aperta sul voto di scambio politico-mafioso nella nostra regione. Credo poi sia assolutamente essenziale quello che abbiamo fatto noi, ovvero non prendere soldi in campagna elettorale da chi ha interessi nelle scelte della Regione, quindi poche contribuzioni diffuse e non invece i soldi dai concessionari o dalla sanità privata”.

E poi, dopo i segnali distensivi con Giuseppe Conte che venerdì è stato in visita a Genova, Orlando lancia un nuovo appello per il campo largo: “La Liguria, a proposito di Genova, ha notoriamente un clima più mite. Questo può aiutare a far ritrovare la via dell’unità nel centrosinistra che credo sia essenziale, non solo tra Pd e M5s, ma con tutte le forze di opposizione per costruire l’alternativa. Il tre a zero alle regionali è assolutamente ancora possibile. Credo inoltre che anche i militanti e i dirigenti di Italia Viva (su cui Conte due giorni fa ha usato parole tranchant, ndr) sappiano che il tema ligure è completamente diverso dal livello nazionale. In Liguria avevamo costruito una coalizione sulle specifiche condizioni in cui versa la regione. Vorrei ricordare che si va a votare perché il presidente della Regione è stato arrestato e poi si è dimesso. La nostra è la coalizione di gran lunga più larga che dal 2015 ad oggi sia scesa in campo in Liguria“.

Autore
Genova24

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