Regionali, il listone centrista per Orlando è Patto Civico Riformista ma è incognita Italia Viva

  • Postato il 20 settembre 2024
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andrea orlando

Genova. Si chiama Patto Civico Riformista la lista di centro che si presenterà alle elezioni regionali in Liguria e che comprende i simboli di Azione con Carlo Calenda, Movimento Repubblicani Europei e Alleanza Civica Liguria, la formazione che si rifà al sindaco di Milano Beppe Sala.

La notizia della nascita della lista a sostegno del candidato del centrosinistra Andrea Orlando è arrivata con una nota ufficiale dei tre partiti che, peraltro, essendo rappresentati in parlamento, non avranno bisogno di raccogliere le firme entro il 27 settembre.

“Le forze civiche e riformiste che danno vita a questa lista credono nella possibilità di tornare a fare crescere l’economia ligure, assumendo come principio guida “il fare, ma fatto bene”, lista ancora aperta alle forze progressiste disponibili a dare anche col simbolo il loro contributo”, si legge nella nota.

Perché la prima cosa che salta all’occhio, osservando i soggetti promotori del “listone”, è l’assenza di Italia Viva. Le trattative tra i dirigenti locali dei partiti sarebbero comunque ancora in corso e non è escluso che i renziani possano entrare – con o senza simbolo – in un secondo momento.

A Genova il “problema” è rappresentato sostanzialmente da Arianna Viscogliosi, presidente provinciale di Italia Viva, fresca di dimissioni dal gruppo di maggioranza Vince Genova in consiglio comunale e di passaggio al Misto. La sua presenza in un’altra lista, quella “del presidente” è stata definita inaccettabile da Linea Condivisa, e in genere la presenza di “renziani camuffati” è mal vista anche da M5s e Alleanza Verdi Sinitra. La naturale collocazione sarebbe nella nuova lista Patto Civico Riformista ma i giochi sono tutt’altro che fatti.

Chi sicuramente sarà della partita è la calendiana Cristina Lodi, anche lei nel gruppo misto a Tursi, e coordinatrice regionale di Azione. Non si candiderà, invece, il veterano di via Fieschi, Pippo Rossetti.

“Abbiamo deciso che formare una lista senza simboli non sarebbe stato sinonimo di chiarezza nei confronti dei cittadini – dice Cristina Lodi – così ci presentiamo come forze politiche di un’area ancora più estesa del campo largo, un’area che può rappresentare un bacino di preferenza decisivo in questa sfida, crediamo che ci sia un voto di opinione che può riconoscersi in questo progetto”.

Infrastrutture, innovazione, sanità pubblica i punti su cui si baserà la campagna elettorale della lista Patto Civico Riformista: “Noi Liguri abbiamo bisogno di uscire dall’ isolamento logistico, di inaugurare nuove politiche capaci di dar vita ad infrastrutture per supportare le industrie già presenti e nuovi insediamenti industriali compatibili con una visione di sviluppo altamente tecnologico e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Abbiamo bisogno anche di nuovi presidi ospedalieri e un nuovo modello di gestione della sanità territoriale“, si legge nella nota.

Crediamo sia necessario accrescere le conoscenze e le competenze del nostro patrimonio più importante, quello costituito dalle persone, giovani e adulti: istruzione, formazione, aggiornamento continuo. L’estensione della fibra e del Wi-Fi pubblico in tutta la regione sono necessari per affrontare e vincere, come sistema regionale, le sfide del digitale e dell’intelligenza artificiale, nel lavoro come nella vita“, proseguono da Patto Civico Riformista.

La Liguria cresce anche lanciando l’idea di un nuovo patto federativo del nord-ovest: non solo l’economia e la logistica, ma anche sanità, servizi pubblici (a partire dal trasporto locale e dal ciclo dei rifiuti) e turismo richiedono un nuovo approccio alle relazioni e alle interconnessioni con il Piemonte e la Lombardia. La nostra è una regione piccola, bella e preziosa, che può diventare grande con il suo mare e con il rafforzamento dei suoi collegamenti con il resto dell’Italia, con l’Europa e con il mondo. Per questo ci impegniamo con gli elettori a lavorare, nell’esclusivo interesse della Liguria e dei cittadini liguri“, conclude la nota.

Autore
Genova24

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