Referti degli esami istologici in ritardo all’Asp di Trapani: la Procura scopre altri trenta casi

  • Postato il 13 marzo 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 2 Visualizzazioni

Un ingrossamento della tiroide. Per questo una donna di 44 anni di Trapani, lo scorso 15 maggio, si era sottoposta a un esame. Il referto con l’esito, però, le è arrivato solo lo scorso 7 marzo: “Il lobo sinistro è caratterizzato diffusamente dalla presenza di multipli noduli a margini netti colloido-cistici, confluenti con aree emorragiche”, si legge. Il suo caso è solo uno dei trenta scoperti nelle ultime settimane, dopo la denuncia presentata alla Procura di Marsala da Maria Cristina Gallo che ha ricevuto l’esito del suo esame istologico dopo otto mesi e dopo aver sviluppato metastasi. L’ufficio guidato da Fernando Asaro ha aperto un’inchiesta partendo proprio dalla sua vicenda, ricostruendo poi tutte le altre. Nel frattempo anche la politica si è mossa: dopo una ricognizione con i vertici dell’Asp di Trapani, il governatore Renato Schifani ha deciso di affiancare loro l’assessorato alla Salute, di fatto commissariando l’azienda ospedaliera.

All’origine dell’accumulo di ritardi, a quanto pare non comunicato all’assessorato, c’è una carenza di medici anatomo-patologi. Lo scorso dicembre la Asp aveva chiesto alla Regione l’autorizzazione a bandire un concorso di primario in Anatomia patologica: un botta e risposta ufficioso che svela la tensione tra l’azienda sanitaria, guidata dal direttore generale meloniano Ferdinando Croce, e Schifani. Giovedì 13 marzo sul tavolo del governatore arriverà l’esito dell’ispezione sui ritardi, mentre 250 cittadini trapanesi gli hanno già scritto chiedendo la rimozione di Croce. Intanto, mentre la ricognizione di tutti i referti in attesa – 1405 campioni del 2024 e 1908 del 2025 – sta per terminare, i nuovi casi vengono alla luce. Come quello di un uomo di 77 anni con un tumore alla pelle: l’esame è stato fatto il 25 ottobre e la diagnosi di carcinoma basocellulare è stata elaborata per tempo, ovvero il 15 novembre scorso. Peccato che al paziente l’esito è stato consegnato solo il 27 febbraio. “Per il momento io e i miei familiari preferiamo non lasciare dichiarazioni”, rispondono invece i familiari di un imprenditore 47enne di Mazara del Vallo, che ha ricevuto solo da qualche giorno il risultato di un esame istologico del 17 luglio: adenocarcinoma con castone ad anello, un tumore maligno su cui adesso si dovrà intervenire velocemente.

Tra gli esami esitati in ritardo anche quello di Nino Oddo, ex deputato regionale e vicesegretario nazionale del Psi: “Stamane, dopo circa sei mesi, ho avuto l’esito della mia biopsia al colon. Ovviamente, tenuto conto che ho già avuto asportato un tumore 15 mesi fa, ero in ansia. Fortunatamente è andata bene, non era una metastasi. Purtroppo ad altri trenta è andata peggio”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. “Solo fra alcuni mesi, o forse mai, sapremo con esattezza quanti morti saranno riconducibili allo scandalo della sanità a Trapani. In questo momento il mio pensiero va innanzitutto ai degenti e alle loro famiglie. Ma subito dopo rivolgo un appello a che l’ispezione in corso vada fino in fondo. Non per spirito di rivalsa ma perché, come comunità, lo dobbiamo a chi sta perdendo la vita per ritardi assolutamente delittuosi e inaccettabili”, ha concluso, condividendo la richiesta di dimissioni del dg Croce.

L'articolo Referti degli esami istologici in ritardo all’Asp di Trapani: la Procura scopre altri trenta casi proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti