Reddito di Libertà, la nuova misura di sostegno al reddito: come fare domanda velocemente

  • Postato il 17 dicembre 2024
  • Economia
  • Di Blitz
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Arriva una novità che può aiutare una categoria di persone molto fragili e bisognose di un grande supporto: il Reddito di Libertà

Gli italiani hanno fatto conoscenza per un pò di anni del Reddito di Cittadinanza, controverso e in parte contestato supporto economico istituito nel corso della XVIII legislatura dal governo Conte I . Poi sensibilmente modificato dal governo Meloni.

La società in cui viviamo non versa in condizioni di perfetta salute: ci sono persone che hanno grandi difficoltà, sia economiche che psicologiche. Quest’ultime magari provocate da terze persone, per abusi e violenze. Proprio nei confronti di queste ultime è stato indetto un nuovo sussidio, che prende il nome di “Reddito di Libertà”.

Un nome che racchiude un significato facilmente intuibile. Molte donne, vittime di violenza, sono costrette a vivere in condizioni di semi-prigionia, perchè non sono economicamente indipendenti o perchè vivono in strutture di protezione. Si tratta di una nuova misura di sostegno al reddito: analizziamo i suoi punti più importanti.

Cosa c’è da sapere sul Reddito di Libertà

Il Reddito di Libertà è un aiuto economico destinato alle donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di disagio economico. Questo contributo può arrivare fino a 500 euro al mese e può essere concesso per un massimo di 12 mesi. A chi è rivolto?  È rivolto alle donne che:

Reddito di Libertà donne
Il Reddito di Libertà è rivolto alle donne che hanno subito violenza – www.blitzquotidiano.it

– Hanno subìto violenza.
– Si trovano in difficoltà economica.
– Sono seguite da centri antiviolenza.

Per attivare la misura, serviva un decreto che stabilisse come e quando fare domanda, oltre a definire la ripartizione dei fondi tra le Regioni. Questo decreto ha subìto vari ritardi per motivi burocratici e tecnici, come discussioni sul metodo di distribuzione dei fondi e la necessità di evitare richieste aggiuntive come l’Isee (indicatore economico).  Infatti questo documento non sarà necessario.

Molte donne avevano già fatto domanda in passato ma erano state respinte perché i fondi erano terminati. Ora potranno ripresentare la domanda, ma ovviamente solo dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

Le domande andranno fatte entro il 31 dicembre 2024, quindi c’è davvero poco tempo rimasto a disposizione. Saranno necessari inoltre un’autocertificazione da parte della richiedente e un certificato del centro antiviolenza che attesti la situazione.

La gestione della misura sarà curata da Inps, mentre i fondi come già accennato verranno distribuiti dalle Regioni. I tempi per fare domanda sono molto ristretti, e potrebbero esserci problemi nel reperire tutti i documenti a causa delle festività natalizie: questo rischia di escludere molte donne dalla possibilità di accedere al contributo. Purtroppo anche se il Reddito di Libertà rappresenta un importante sostegno per le donne vittime di violenza, la gestione dei tempi stretti e delle procedure necessarie potrebbe complicarne l’accesso per molte beneficiarie. Meglio iniziare fin da subito con le domande.

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Blitz

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