Red Bull Cerro Abajo, ecco quanto ha speso il Comune di Genova per il grande evento

  • Postato il 22 ottobre 2024
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Red Bull Cerro Abajo foto Mattia Brusatin IG:Patchanka_Ph

Genova. La città ha ancora negli occhi le immagini mozzafiato delle discese a rotta di collo lungo le “creuze” dal Righi al mare e i salti dei protagonisti del Red Bull Cerro Abajo, la gara di urban downhill più spettacolare al mondo: secondo gli organizzatori sono state 35mila le persone che hanno assistito all’evento dal vivo, nelle varie postazioni, al village al porto antico, all’arrivo in zona Zecca.

Quasi inutile, perché in continuo aggiornamento, contare il numero di visualizzazioni e condivisioni sui vari social grazie a un mostro di comunicazione come lo è il sistema dei canali Red Bull.

Ma ci sono altri numeri che ancora non sono stati raccontati e sono quelli della spesa e della ricaduta sul territorio di una due giorni che farà parlare Genova, e di Genova, per molto tempo.

red bulla cerro abajo

Quanto ha speso il Comune di Genova per il Red Bull Cerro Abajo

Il Comune di Genova, per portare la finale del Red Bull Cerro Abajo, con i suoi atleti, gli staff, e la mastondotica macchina dell’evento, ha versato un contributo – alla stessa società Red Bull srl – di 570mila euro.

A questa cifra va sommata la spesa in servizi legati all’attività dell’amministrazione pubblica: straordinari per polizia locale e uffici, allestimento e cura delle strade interessate dal percorso di gara, comunicazione, sicurezza, e così via, per un periodo che va oltre i due giorni di prove e di competizione. Si può stimare, nel complesso, per il Red Bull Cerro Abajo il Comune di Genova abbia speso circa 1 milione di investimento.

La finale della Red Bull Cerro Abajo è stata inserita all’interno del ricco cartellone di appuntamenti di Genova Capitale europea dello sport 2024. L’idea non è nata però all’interno di palazzo Tursi ma è scaturita, quasi per caso, all’interno di un gruppo di appassionati genovesi di downhill collegati alla società SeiFuori, specializzata nell’organizzazione di attività outdoor.

La “pazza idea” di un gruppo di appassionati di downhill

Marco Bessutti, uno dei responsabili, ha raccontato come tutto sia nato da un incontro, e dalla proposta un po’ folle di mostrare, con un video, la potenzialità delle mattonate “zeneixi” ai responsabili Red Bull e di averli conquistati. SeiFuori fa incontrare Red Bull al Comune di Genova ed è in uno di questi incontri che la società lancia l’idea di organizzare sotto la Lanterna non “un evento” bensì “l’evento”.

Il Comune, per affidare a Red Bull, ha chiesto alla società uno studio dell’impatto del Red Bull Cerro Abajo. Lo studio è stato fatto elaborare da Ernst & Young. I numeri – al netto che l’indagine è pagata da un committente e rivolta allo stesso committente – sono significativi.

“Attraverso l’analisi di impatto economico è possibile stimare gli effetti della fase organizzativa e attività dei turisti e degli spettatori ed è possibile inoltre suddividere l’impatto complessivo in impatto diretto (relativo agli investimenti effettuati per l’organizzazione e alla spesa dei turisti e visitatori), indiretto (effetto economico generato lungo le catene di fornitura a seguito della maggior domanda di input per beni e servizi richiesti) – si legge nello studio – nel complesso l’impatto complessivo sul valore della produzione è pari a 19,8 milioni euro, di cui 8,3 milioni riferibili all’impatto diretto, 8,3 milioni all’impatto indiretto e 3,2 milioni all’impatto indotto”.

“Sono previsti inoltre – spiega Ernst & Young – impatti di cui la quantificazione è caratterizzata da una maggiore incertezza che però riguardano il valore aggiunto dell’attività dei turisti e degli spettatori, stimato in 7,8 milioni di euro”.

Lo studio è riportato nella determinazione dirigenziale delle Politiche di Turismo e Sport del Comune di Genova che ha dato l’assenso all’impegno in ambito istituzionale di quei 570mila euro.

Il paragone con The Ocean Race

Per fare un paragone, un evento come la Grand Finale di The Ocean Race, la regata internazionale che tanto ha fatto discutere anche a livello politico, e che comunque ha avuto una durata nel tempo di mesi al di là della settimana vera e propria dell’evento finale, ha visto da parte del Comune di Genova una spesa di 12 milioni (7,5 contributi pubblici, 482mila euro di imposta di soggiorno, 4,1 milioni da sponsor privati e 1,8 milioni di servizi da altri sponsor).

La ricaduta di The Ocean Race – secondo uno studio realizzato da Deloitte e citato dal sindaco Marco Bucci nel corso di una commissione consiliare – è stata di 8 milioni di euro in Liguria e di 105 milioni sul territorio nazionale.

(photo credits: Mattia Visentin)

Autore
Genova24

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