Recuperati con l'elicottero i corpi dei due vigili del fuoco morti nel chietino
- Postato il 3 maggio 2025
- Di Agi.it
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Recuperati con l'elicottero i corpi dei due vigili del fuoco morti nel chietino
AGI - Sono stati recuperati i corpi dei due vigili del fuoco morti nel Chietino. Nel primo pomeriggio di oggi, una squadra specializzata nel soccorso in forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è riuscita a raggiungere, attraverso un accesso laterale, il punto in cui erano state ancorate le barelle contenenti i corpi dei due escursionisti, nella giornata di giovedì.
I tentativi di accesso da monte, effettuati nei giorni scorsi, si erano rivelati impraticabili a causa delle condizioni relative alla portata della forra. Sulla verticale del punto di ancoraggio si sono posizionate le squadre composte da specialisti in soccorso alpinistico e fluviale dei Vigili del fuoco supportate da droni, tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e soccorritori della Guardia di finanza.
Attraverso complesse manovre alpinistiche, le barelle sono state traslate fino a una zona più accessibile. Da qui, un elicottero dei Vigili del fuoco è riuscito a procedere con il recupero delle salme mediante verricello, trasportandole successivamente presso l'ospedale di Chieti.
Cosa è successo
Nico Civitella è morto per salvare l'amico e collega Emanuele Capone. È una prima ricostruzione di quella che potrebbe essere stata la dinamica di quanto accaduto mercoledì scorso in una forra del Balzolo, a Pennapiedimonte (Chieti), incidente in cui hanno perso la vita Civitella e Capone, entrambi 42enni, due dei quattro vigili del fuoco che avevano scelto quel luogo per un'esercitazione, fuori dal servizio terminato poche ore prima.
Gli altri due vigili del fuoco che erano con loro sono Giulio De Panfilis, 32 anni, e Gabriele Buzzelli, 48, entrambi tratti in salvo mercoledì sera, ma ancora sotto shock per la perdita dei loro colleghi e amici.
Buzzelli è inoltre ricoverato all'ospedale Santissima Annunziata, dopo essere stato recuperato in stato di ipotermia e con diverse contusioni alle gambe.
Secondo questa ipotesi di dinamica, i vigili del fuoco erano scesi con delle corde nella forra, perfettamente equipaggiati, esperti e preparati per quel tipo di escursione. Durante la discesa, pero', qualcosa è andato storto.
A Emanuele Capone è rimasta bloccata una gamba tra le rocce. I tre colleghi si sono subito adoperati per aiutarlo a tirarsi fuori dallo strettissimo canyon che cade a strapiombo sull'Avello. Per salvarlo, uno Civitella ha avuto la peggio, forse a causa della potenza del fiume.
Le operazioni di recupero delle due salme sono rese molto difficili dalle acque del torrente Avello. Il reato ipotizzato, ai fini dell'autopsia, nel fascicolo di indagine aperto dalla procura, è l'omicidio colposo. Il sindaco di Chieri ha disposto il lutto cittadino in occasione dei funerali che saranno fissati dopo lo svolgimento dell'esame autoptico.
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