Reazione a catena, "festa grande": chi umilia le Matricole

  • Postato il 16 settembre 2025
  • Televisione
  • Di Libero Quotidiano
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Reazione a catena, "festa grande": chi umilia le Matricole

Non basta nemmeno vincere, ormai. Il pubblico che da casa segue Reazione a catena, il quiz show del preserale di Rai 1 condotto da Pino Insegno, ha preso l'abitudine di massacrare i campioni anche quando portano a casa un gruzzoletto. 

Una mesta tradizione ribadita anche nella puntata andata in onda lunedì sera, 15 settembre. Una puntata che ha registrato una grossa sorpresa: la sconfitta dei bravi Doppia Coppia, trio composto da Luca, Serena e Samuele, che in tre sole puntate era riuscito ad aggiudicarsi un montepremi complessivo di oltre 50mila euro. Roba per pochi, insomma. 

Eppure sulla loro strada hanno trovato altri tre giovanissimi, poco più che maggiorenni: le Matricole, studenti dalla provincia di Milano, capaci di beffarli alla Intesa vincente in una sfida giocata all'ultima risposta e sul filo dei secondi. Applausi unanimi per gli sfidanti e neo-campioni. All'Ultima catena, poi, una piccola impresa: ci arrivano con 93mila euro in ballo, ridotti a soli 727 euro a causa di vari errori. Tuttavia, riescono ad azzeccare la (contestata sui social, tanto per cambiare) parola giusta, "Riguardo", grazie agli indizi "Occhio" e "Replay".

I tre giovani esultano in studio e la cosa viene commentata con ironia feroce su X: "Festa grande per 727 €! Però hanno meritato", "Ma tutto questo entusiasmo per 700 euro", "Bravissimi all'intesa, catena finale non facilissima, vincita esigua di 727€... Sono praticamente tornati i Dai e Dai", "Comunque bravi perché hanno ragionato molto e in maniera intelligente", "Ma perché devono fingere di trovarne altre improponibili...", "C'era bisogno di comprare il terzo elemento per dire la parola riguardo quando si è sempre detto occhio di riguardo?", "Le hanno dette tutte, tranne riguardo! Magari è quella giusta!", "Ma perché devono fingere di trovarne altre improponibili...". 

 

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Autore
Libero Quotidiano

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