Reato di agropirateria, Coldiretti: “Passo storico a tutela delle nostre eccellenze regionali”

  • Postato il 27 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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agroalimentare prodotti tipici

Liguria. L’approvazione senza voti contrari, da parte del Senato, del disegno di legge sui reati agroalimentari rappresenta un passo storico per la tutela delle eccellenze del made in Italy e di una filiera agroalimentare estesa che oggi vale 707 miliardi di euro, con la Dop Economy come punta avanzata di qualità e competitività.

La riforma tutela in particolare le denominazioni Dop e Igp, che secondo il XXIII Rapporto Ismea-Qualivita valgono quasi 21 miliardi di euro, e introduce il reato di agropirateria, riconoscendo la pericolosità delle attività fraudolente organizzate e reiterate.

Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha ripreso e portato avanti lo spirito della cosiddetta “Legge Caselli”, sostenuta da Coldiretti attraverso il lavoro dell’Osservatorio Agromafie. L’auspicio ora è che la Camera possa procedere rapidamente all’approvazione definitiva.

“L’aggiornamento del codice penale con un capo dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare è un passaggio fondamentale”, dichiarano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa, “perché permette finalmente di contrastare in modo più efficace frodi e condotte criminali che mettono a rischio il valore economico, sociale e culturale delle nostre produzioni”.

Soddisfazione anche per il rafforzamento delle sanzioni amministrative nei confronti di chi viola le norme su etichettatura, origine, ingredienti e denominazioni, una battaglia storica di Coldiretti per garantire trasparenza ai consumatori e difendere i produttori italiani dall’italian sounding favorito dall’attuale codice doganale.

“Per la Liguria si tratta di un segnale particolarmente importante”, aggiungono, “perché la nostra regione vive di filiere di qualità ad altissimo valore identitario, dalla pesca alla floricoltura, dall’olivicoltura ai prodotti certificati che rappresentano un presidio economico e sociale nei territori rurali e nelle aree interne. Tutelare queste eccellenze significa difendere lavoro, biodiversità e comunità”.

Con questo ddl si rafforza finalmente lo scudo contro chi danneggia il vero Made in Italy. Concludono Boeri e Rivarossa: “Ora è essenziale che il Parlamento completi al più presto l’iter per offrire agli operatori strumenti chiari e moderni nella lotta alle frodi agroalimentari”.

Autore
Il Vostro Giornale

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