Re Giorgio in numeri

  • Postato il 13 settembre 2025
  • Di Panorama
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Sono stati tantissimi gli articoli su Giorgio Armani usciti in questa ultima settimana sui giornali e non poteva essere altrimenti vista la fama nazionale e internazionale di cui il nostro più iconico stilista godeva.

Essere rimasto alla guida di un’azienda, divenuta poi un gruppo, per 50 anni (la Giorgio Armani Spa nacque nella seconda metà del 1975) è qualcosa che pochissime persone hanno fatto al mondo. Soprattutto perché quando è mancato ricopriva tutte le più importanti cariche: presidente, amministratore delegato e direttore creativo. E controllava il 99,9% dell’azienda. Era ancora il cuore pulsante della Giorgio Armani Spa.

Re Giorgio in numeri

Lasciamo ad altri i commenti su di lui e sulla sua incredibile vita e concentriamoci sul business della Giorgio Armani Spa. Il primo anno di attività portò a 569m di lire di fatturato (295.000 euro), un gran risultato per quei tempi (1976) e da lì la crescita proseguì ininterrotta: 250mld di lire nel 1984, 1680mld di lire nel 1999 (867m di euro), nel 2010 siamo oltre gli 1,5mld di euro, il 2024 si è chiuso con 2,3mld di euro di ricavi (oltre 10.000 dipendenti e 2.700 boutiques). Giusto osservare che il fatturato record risale comunque a 10 anni fa (2,65mld nel 2015) a testimonianza di una maggiore difficoltà a crescere.

I conglomerati multi-brand del settore lusso come LVMH (87,7mld), Richemont (20,6mld) o Kering (17,2mld) sono molto più grandi e sono cresciuti a forza di acquisizioni, con un percorso diverso.

Se andiamo però a paragonare Armani con brand singoli del settore abbigliamento/moda i numeri sono diversi (Zegna 1,9mld, Loro Piana 1,5mld, Valentino 1,3mld, Versace 1mld) a testimonianza del percorso di successo fatto dalla nascita ai giorni nostri. E ricordiamo che i brand di alcuni dei personaggi della storica foto scattata in piazza Duomo del 1985 che ritraeva tutti i più famosi stilisti italiani del tempo non ci sono nemmeno più (Ferré fallito) o sono oggi piuttosto piccoli (Mila Schon, Moschino, Trussardi).

Re Giorgio in numeri


E a livello di redditività? Un fattore estremamente importante nel settore moda, che serve per poter continuamente reinvestire e anche per superare anni meno favorevoli. Anche qui ottimi progressi fino a metà del decennio scorso (record di utile netto nel 2016 con 271m di euro) e poi un certo calo con un valore medio di utile attorno ai 140m nell’ultimo quinquennio. Non sono disponibili i dati per settore di attività, ma sembra chiaro che non tutte le numerose iniziative intraprese negli anni (abbigliamento, casa, profumi, accessori, hotels, ristoranti) hanno avuto lo stesso successo a livello reddituale.

Re Giorgio in numeri


Chiudiamo questo breve omaggio a Re Giorgio con qualche numero meno noto: alto 172cm, 250 i film nei quali sono stati indossati suoi abiti, 12mld il suo patrimonio totale che lo poneva al quarto posto in Italia (fonte Forbes), dal 2012 veste gli atleti azzurri alle Olimpiadi estive e invernali, con l’Olimpia Milano (acquisita nel 2008) ha conquistato 6 campionati italiani di basket e 4 coppe Italia. 

Re Giorgio in numeri
Autore
Panorama

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