Re Carlo invita Zelensky al castello di Windsor: il presidente ucraino lascia la divisa militare e si mette la giacca per l’occasione

  • Postato il 24 giugno 2025
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Ha lasciato la divisa militare e ha indossato una giacca scura per incontrare re Carlo III. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è stato ricevuto a Windsor per un pranzo con il sovrano che ha posato con lui nel Gran Corridor per le foto di rito. Non è la prima volta che i due si incontrano e si stringono la mano; l’ultima occasione l’aveva fornita la visita a Londra dello scorso marzo quando il re, da sempre molto attento alle vicende politiche del suo paese e del mondo, lo aveva invitato in udienza nella sua residenza del Norfolk, a Sandringham. Prima di allora, i due avevano condiviso riflessioni ed analisi in occasione del European Political Community Summit che si tenne a Blenheim Palace a luglio dello scorso anno.
La stretta di mano di oggi è finita anche sui social della famiglia reale che, sul suo profilo X, l’ha pubblicata aggiungendo le due bandiere del Regno Unito e dell’Ucraina con una didascalia: “Oggi il re ha dato il benvenuto al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyy al castello di Windsor per pranzo”.
I due si guardano negli occhi mentre il sovrano accenna un sorriso.

L’invito ed il pranzo nel castello dei reali britannici è arrivato prima che Zelenskyy venisse ricevuto dal primo ministro Keir Starmer e mentre l’Ucraina, la notte precedente, ha annunciato di avere subito nuovi attacchi da 352 droni e 16 missili russi costati la vita ad almeno 10 civili.
Il gesto di Buckingham Palace andrebbe letto come un atto di cortesia da parte del re che rimane pur sempre il capo dello Stato, sebbene la corona abbia tradizionalmente una posizione defilata rispetto alle questioni politiche.

Questo però, valeva quando ad indossare quella corona c’era la regina Elisabetta II che non ha mai mostrato pubblicamente alcun interesse per le vicende geopolitiche. Carlo III ha un altro stile ed un altro approccio e da quando è salito al trono fatica a non “intromettersi”, tanto quanto il nuovo primo ministro ricorre a lui e alla sua “intercessione” per creare le condizioni giuste prima di incontri ufficiali, confidando nell’uso del suo soft power.
E’ accaduto un mese fa con il discorso del re che ha aperto ufficialmente il nuovo parlamento canadese in un momento molto delicato per la sua indipendenza “minacciata” dalle ambizioni di Trump. Ed il re è stato anche la pedina per lo scatto decisivo nel tentativo di addolcire il presidente americano, a Washington lo scorso febbraio.

Durante la visita del primo ministro inglese, che cercava di portarsi a casa condizioni economiche migliori per il suo paese nel caos generato dai nuovi dazi commerciali introdotti da Trump, la lettera firmata da Carlo III e sfoderata dal taschino di Keir Starmer aveva fatto centro. Trump, lusingato dall’invito del re a corte per un secondo ricevimento di Stato in suo onore, aveva mostrato tutta la sua sensibilità al fascino della corona promettendo un trattamento speciale per il Regno Unito.
Chissà come l’avrà presa ora nel vedere che Zelenskyy è tornato a Londra prima di lui ed è stato ricevuto nel castello di Windsor.
Ma qualcuno non ha potuto fare a meno di notare, oltre al gesto, il netto cambio di outfit del presidente ucraino al cospetto del re.
Che non si sia trattato di una risposta alle critiche ricevute da Washington?

Donal Trump, lo scorso febbraio, aveva schernito il presidente ucraino nella sua ultima burrascosa visita, sottolineando la scelta di presentarsi in abiti giudicati poco consoni. Forse ora il messaggio è stato ricevuto e la decisione di Zelenskyy di indossare un abbigliamento più classico, o per lo meno una giacca, potrebbe essere stata la conseguenza.

All’epoca, infatti, qualche media americano particolarmente polemico, aveva voluto interpretare la scelta del leader ucraino di entrare alla Casa Bianca senza giacca e cravatta come “una mancanza di rispetto” per i suoi ospiti e forse questa volta il rischio di dare la medesima impressione è stato evitato.
“Indosserò un abito quando la guerra sarà finita” aveva prontamente risposto Zalenskyy alla battuta di Trump che ironizzava sul suo outfit. “Magari qualcosa come il tuo, o magari migliore o magari più economico” aveva aggiungo all’indirizzo del presidente americano che di lì a breve avrebbe dato vita ad un confronto di fuoco davanti alla stampa mondiale.

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Il Fatto Quotidiano

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