Rapina a Potenza, notte di terrore per due famiglie: assaltata villa all’Epitaffio

  • Postato il 14 marzo 2025
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Rapina a Potenza, notte di terrore per due famiglie: assaltata villa all’Epitaffio

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Rapina a Potenza: dei rapinatori armati e incappucciati hanno assaltato una villa all’Epitaffio. Sorpresi nel sonno il titolare di una ditta di pompe funebri, il fratello e le rispettive famiglie. Rubate decine di migliaia di euro


POTENZA – Prima sono entrati a casa del fratello, e hanno legato lui e la moglie con le lenzuola del letto in cui stavano dormendo. Poi sono passati nell’abitazione dell’imprenditore, a fianco: lo hanno immobilizzato a letto e picchiato senza sosta, mentre il resto della banda recuperava oro e contanti. E quando il nipote è rientrato a casa lo hanno colpito alla nuca col calcio di una pistola.
E’ opera di professionisti la rapina messa a segno nelle prime ore di ieri, 13 marzo, a Potenza. Ai danni del titolare di una ditta di pompe funebri e del fratello, pensionato, con cui condivide una villetta bifamiliare in zona Epitaffio, nella periferia nord del capoluogo.

Ne sono certi i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale che hanno raccolto la denuncia delle vittime.
Il bottino, stando a quanto riferito, sarebbe di oltre 10mila euro in contanti più due orologi di pregio e un discreto quantitativo di oro e monili vari.
Il grosso del denaro risulta sottratto al minore dei due fratelli, che gestisce un servizio di trasporto con ambulanze private oltre alle pompe funebri, e avrebbe custodito nell’abitazione almeno una parte degli incassi delle sue attività. Senza preoccuparsi più di tanto del rischio di brutte sorprese.
I rapinatori, 6 o 7 in base alle varie ricostruzioni, sarebbero riusciti a superare la recinzione della proprietà, e a intrufolarsi nelle abitazioni, in assoluta scioltezza. Grazie anche all’assenza di cani da guardia, o di sistemi di allarme e videosorveglianza di sorta.

Le due coppie sarebbero state entrambe sorprese nel sonno. Ma la violenza si sarebbe concentrata sull’imprenditore: un sessantenne corpulento, che ieri ha trascorso la mattinata al pronto soccorso del San Carlo. Prima di raggiungere i familiari dai carabinieri per la denuncia sull’accaduto. Come pure sul nipote che ha dovuto farsi ricucire la ferita infertagli sulla nuca.
Impossibile un identikit dei componenti della banda, che avrebbero indossato cappucci e maschere per nascondere il viso.
Le vittime, però, raccontano di aver riconosciuto una parlata non italiana.

Il sospetto, quindi, è che a entrare in azione sia stata una banda composta, almeno in parte, da criminali dell’est Europa. Come quelle che scorazzano da anni in lungo e in largo nel centro e nel nord Italia, prendendo di mira le ville di famiglie facoltose.
Una banda di professionisti insomma, ma imbeccati, con ogni probabilità, da qualcuno del posto, che conosce bene le vittime, le loro abitudini finanziarie, e potrebbe aver persino frequentato quelle abitazioni, immerse in una fitta boscaglia di gaggie. Una residenza del tutto invisibile dalla strada sottostante, nonostante l’imponente “bunker” in cemento armato per il riparo dei carri funebri.

In caso contrario, infatti, sarebbe difficile da spiegare la sicurezza mostrata dai rapinatori nel farsi strada fino alle stanze da letto passando proprio da quel riparo per i mezzi aziendali. Come pure la consapevolezza esibita nella gestione delle vittime una volta sveglie per circa due ore e mezza: dall’1:30 alle 4. Contenendo quelle ritenute inoffensive nella maniera più semplice, con bavagli e lenzuola per legarli alle sedie, e stordendo il corpulento imprenditore a forza di pugni sul volto, per inibirne qualsiasi forma di reazione. Prima di legare a una sedia anche lui.

Il colpo nella villa dell’Epitaffio è arrivato poche ore dopo l’ultima seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica della prefettura di Potenza.
Nell’occasione il prefetto del capoluogo, Michele Campanaro, aveva evidenziato un calo del 19,9% dei furti in provincia di Potenza, nel primo bimestre del 2025, dopo un 2024 chiuso con una crescita dell’1,1%. Nessun riferimento, invece, alle rapine in villa, che in tutta la Basilicata, negli ultimi anni, si contano sulle dita della mano.

Per tutta la giornata di ieri i militari del reparto operativo dei carabinieri sono stati impegnati in una serie di rilievi sulla scena del crimine.
L’obiettivo è raccogliere tracce biologiche e impronte digitali utili a raffronto col dna, e i polpastrelli, dei presunti autori della rapina.
Quanto alla loro identificazione l’auspicio è di ricavare elementi utili dal monitoraggio delle telecamere di sorveglianza piazzate sulle principali vie di uscita e di entrata in città.

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