Raoul Bova, Rocío Muñoz Morales parla di altri tradimenti e chiede l’affido esclusivo delle figlie. Lui si rifugia dall’ex suocera
- Postato il 1 agosto 2025
- Di Panorama
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Rocío Muñoz Morales ha deciso di agire senza perdere tempo. L’attrice e showgirl spagnola, 37 anni, ha già incaricato il suo legale, l’avvocato Antonio Conte (lo stesso che ha assistito Francesco Totti nella separazione da Ilary Blasi), di depositare al più presto un ricorso presso il Tribunale civile di Roma per ottenere l’affido esclusivo e il mantenimento delle due figlie avute da Raoul Bova, Luna e Alma.
Niente dichiarazioni pubbliche, ma un’azione concreta, fatta di carte bollate e iniziative legali. In questo momento, Rocío si trova in Puglia con le bambine, in una località riservata e lontana dai riflettori, per proteggerle dalla bufera mediatica che ha travolto il padre, dopo che Fabrizio Corona ha diffuso pubblicamente audio e messaggi inviati da Bova alla modella e influencer Martina Ceretti, tramite l’amico Federico Monzino.
Rocío ha appreso della relazione clandestina di Raoul in tempo reale, come migliaia di utenti sui social, ascoltando anche lei quegli audio ormai virali — “occhi spaccanti” e “sorriso meraviglioso” inclusi. La scoperta l’ha colpita profondamente: non solo per il contenuto, ma anche per le circostanze in cui è avvenuta. I due erano una coppia ufficiale dal 2013, dopo essersi conosciuti nel 2011 sul set del film Immaturi — titolo che oggi sembra tristemente profetico — mentre Bova era ancora sposato con Chiara Giordano.
Contrariamente a quanto sostenuto da Bova nelle conversazioni diffuse da Corona, secondo cui si sarebbe separato da Rocío da almeno uno o due anni, la showgirl intende smentire. Persone a lei vicine confermano che la coppia, almeno fino a maggio inoltrato, condivideva una normale vita familiare, vivendo sotto lo stesso tetto, con alti e bassi come ogni altra relazione. E ci sarebbero testimonianze dirette pronte a confermarlo.
Nel ricorso in preparazione, Rocío avrebbe anche affrontato la questione del comportamento passato di Bova, sostenendo che quella con Martina Ceretti non sarebbe stata l’unica infedeltà, ma l’ultima di una serie di mancanze di rispetto già vissute in precedenza. E ci sarebbero altri comportamenti, “gravi”, che metterebbero in discussione il ruolo dell’attore come genitore. In passato, lei gli sarebbe stata accanto nei momenti difficili, lo avrebbe sostenuto per amore. Ma ora, di fronte all’ennesima delusione, avrebbe deciso di non perdonare più.
Dopo lo scandalo, i rapporti tra i due si sarebbero azzerati: si parlavano a monosillabi per la gestione delle figlie, ora nemmeno quello. Secondo Rocío, Raoul sarebbe completamente sparito, più preoccupato per le possibili ricadute sulla propria immagine che per la situazione familiare.
Nel frattempo, l’attore ha scelto come avvocato difensore Annamaria Bernardini de Pace, sua ex suocera ai tempi del matrimonio con Chiara Giordano. La stessa che in passato lo aveva definito «un genero degenerato», oggi invece prende le sue difese pubblicamente: «Sono fiera del padre dei miei nipoti, per questo ho deciso di difenderlo. Lui non ha ceduto al ricatto perché non aveva nulla da nascondere e ha presentato subito la denuncia. Ho apprezzato molto questa sua scelta», ha dichiarato Bernardini de Pace.
Dopo lo scoppio dello scandalo, sarebbe stato proprio Raoul Bova a cercarla per primo, convinto che fosse la persona giusta per una linea difensiva incisiva. «Mi ha chiamato e mi ha detto: “Mi aiuti?”», ha raccontato Bernardini de Pace. «Gli ho consigliato un buon penalista. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia, ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non una stronza. Non ho mai avuto niente contro di lui, ma è chiaro che con il cuore stavo con mia figlia».
Nel documento legale presentato da Bova, si denuncia la «diffusione illecita, fraudolenta, virale e scellerata di un file audio estratto da una conversazione privata fra lui e un’altra persona, Martina Ceretti, divulgato contro il volere, anzi a insaputa, del reclamante su tutte le piattaforme social e sui motori di ricerca».
Il file è stato reso pubblico nella puntata “Falsissimo Episodio 13 – Diavoli E Tentatori Parte 1” pubblicata da Corona sul suo canale YouTube. «Il video – si legge nel documento – allo stato, solo su YouTube conta oltre un milione di visualizzazioni e lo stesso Fabrizio Corona, nei giorni immediatamente successivi, si è compiaciuto pubblicamente di come la puntata […] fosse al vertice delle “tendenze” […] sulla piattaforma Youtube».
A peggiorare la situazione, la diffusione incontrollata del file ha avuto effetti anche commerciali: «Alcune società multinazionali, come Ryanair, hanno sfruttato le parole del file in questione per fini di marketing», si legge ancora nella documentazione legale. Da un lato, la compagnia ha tratto visibilità, dall’altro, l’immagine di Bova è stata esposta a scherno e giudizi pubblici, sulla base di contenuti che riguardavano la sua sfera intima.
«Il contenuto del file audio […] riguardava una serie di complimenti affettuosi che il Signor Bova aveva rivolto alla destinataria del messaggio e, nel farlo, egli è stato percepito, dagli utenti, goffo, imbarazzato e, secondo alcuni, anche fuori luogo per la scelta degli aggettivi usati (“Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti…”)», si legge nel ricorso. «È stato proprio l’atteggiamento spontaneo del Signor Bova – originariamente destinato a rimanere nella riservatezza di una chat privata fra due persone – a essere invece strumentalizzato e a divenire oggetto di sarcasmo tagliente e spietato da parte di milioni di utenti del Web».
Tuttavia, a Rocío della questione legale tra Bova e Corona importa poco: la sua priorità è solo una, la tutela delle figlie. E proprio per loro, nel ricorso in fase di definizione, vuole mettere nero su bianco la sua versione dei fatti, smontando la narrazione dell’ex compagno e chiedendo l’affido esclusivo.
Oltre a ciò, Rocío si prepara a un’azione legale contro testate e utenti social che, negli ultimi giorni, l’hanno presa di mira. Alcuni l’avrebbero descritta come «una grande strega» una volta finita la relazione, altri le avrebbero attribuito flirt con personaggi noti, tra cui il solito “re dei gossip” Stefano De Martino. Altri ancora avrebbero scritto che Bova da tempo dormiva sul divano. Ora Rocío Muñoz Morales li querelerà tutti, dal primo all’ultimo. Il suo ufficio stampa starebbe già preparando un dossier dettagliato sulle diffamazioni subite. Qualora ci fosse un risarcimento, sarà devoluto in beneficenza.
Con l’ex compagno, però, non intende usare altrettanta clemenza. Da lui vuole solo ciò che è dovuto: il contributo economico per il mantenimento delle figlie. Poi, una volta chiusa questa lunga, dolorosa parentesi, Rocío è pronta a mettere una croce definitiva sul passato.