Raoul Bova, la maxi querela e il danno risarcitorio (da capogiro)

  • Postato il 7 agosto 2025
  • Di Panorama
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La vicenda che coinvolge Raoul Bova e la sua ormai ex compagna Rocío va ben oltre la semplice cronaca rosa. Al centro del terremoto mediatico ci sono infatti due questioni ben più importanti di un semplice gossip estivo: l’affido delle figlie, nonostante i due non fossero sposati, e la diffusione degli audio della chat privata tra l’attore romano e Martina Ceretti, sua presunta amante. Particolarmente rilevante è il fatto che Bova si sia mosso legalmente anche contro chi ha utilizzato quegli audio sui social.

Tra le persone e le società coinvolte e coinvolgibili, scrive il giornalista Gabriele Parpiglia, figurano nomi noti come Fabrizio Corona, Meta Italia (Facebook e Instagram), Google Italia, Youtube (Google LLC), TikTok (Bytedance Ltd), X Corp. con sede europea a Birmingham, Ryanair Holding Italia, S.S.C. Napoli S.p.A., Studio Legale Cipriani e Torino F.C. S.p.A.

La (maxi) cifra del danno risarcitorio

Non solo: nell’elenco dei personaggi coinvolti c’è anche Alba Parietti, il cui nome, come scrive Parpiglia nella sua newsletter, “è stato accorpato alla lunga querela in sede civile e penale”. Nel procedimento ha preso parte anche il Codacons, che a tutela sia di Raoul Bova sia della collettività dei consumatori digitali, ha chiesto al Garante della Privacy di intervenire con provvedimenti tempestivi e urgenti.

E proprio ieri, il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria in seguito alla diffusione degli audio – o di estratti delle conversazioni private – dell’attore, al fine di verificare eventuali violazioni della normativa sulla privacy e delle regole deontologiche dei giornalisti.

L’audio, sottolinea il Garante, “diffuso senza consenso, proviene da una conversazione privata via chat tra l’attore e un soggetto terzo. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social, spesso accompagnato da post, video e vignette dal tono ironico o denigratorio, ottenendo un’ampia risonanza mediatica”.

L’Autorità ha inoltre emesso un avvertimento rivolto a tutti i potenziali utilizzatori dell’audio o di contenuti estratti dalla conversazione privata dell’attore, ribadendo che la loro ulteriore diffusione potrà comportare “l’adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno, anche di carattere sanzionatorio”.

Ma qual è l’entità del danno risarcitorio? Secondo Parpiglia, si tratta di una cifra altissima: ben 20 milioni di euro. Dietro c’è anche tutto il fronte penale, che resta aperto e in attesa di sviluppi. Come andrà a finire? Non resta che attendere nuovi aggiornamenti e, soprattutto, eventuali conferme o smentite dai legali di Bova. Nel frattempo, è intervenuto anche Federico Monzino, noto per essere stato colui che ha inviato il materiale a Fabrizio Corona, parlando apertamente della vicenda.

Federico Monzino: «Non sapevo che Raoul Bova avesse figli»

Fino a poche settimane fa, Federico Monzino era un nome praticamente sconosciuto. Ora, invece, è sulla bocca di tutti. È infatti lui l’amico (e qualcosa di più) della presunta amante di Bova, Martina Ceretti, nonché colui che ha inviato chat e audio privati di Bova e Ceretti a Fabrizio Corona.

Intervistato sulle pagine di Oggi, Monzino ha raccontato come sono realmente andate le cose e in che rapporti fosse con Martina: «C’eravamo incontrati circa due anni fa, poi non ci siamo più visti. Un mese e mezzo fa ci siamo ritrovati e abbiamo cominciato a chattare. Da amichevole la comunicazione s’è fatta più flirty, abbiamo iniziato a vederci con frequenza, e il rapporto ha preso una piega sentimentale. Non era una relazione vera e propria. Ci siamo frequentati, è nato qualcosa tra noi e lì sono nati anche gli errori…», ha ammesso lui, precisando che ha agito per dare visibilità a Martina e non per soldi.

Poi è arrivata la confessione e il pentimento: «Una cavolata colossale e non ho scuse… Ho una formazione, una famiglia, un’esperienza che avrebbero dovuto darmi la lucidità per decidere, e invece ho perso di vista ogni razionalità e mi sono comportato da imbecille… Manco sapevo che Bova fosse impegnato e avesse dei figli. Martina avrebbe dovuto dirmelo… O ci voleva poco lo so, la ricerca di un secondo su Google. Ma non ci ho pensato».

Infine, Monzino ha espresso delusione per il comportamento di Martina, che lo ha lasciato solo: «Manco si sta facendo viva con me per sapere come sto, dato che comunque mi ha lasciato da solo in questo casino mediatico, tutto nato dal suo desiderio di avere visibilità».

Autore
Panorama

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