Ramy, la raccolta fondi nei locali del Comune: esplode il caso a Milano
- Postato il 16 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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Ramy, la raccolta fondi nei locali del Comune: esplode il caso a Milano
Volevano «verità per Ramy», ma una volta che l'hanno ottenuta (la perizia cinematica del consulente della Procura di Milano è più chiara che non si può) non gli basta comunque. Ed ecco quindi che a Milano il centro sociale Lambretta, regolarizzato poco più di un anno fa dalla giunta Sala nonostante cinque occupazioni abusive in un decennio, ha pensato bene di organizzare una bella “serata benefit per Fares”.
Ovvero Fares Bouzidi, il 22enne tunisino che era alla guida del T-Max la maledetta notte del 25 novembre scorso, la cui condotta - si legge nella relazione depositata- è stata caratterizzata da una «spregiudicatezza della guida e dal disprezzo del pericolo per sé, per il passeggero e per gli altri utenti della strada». Una buona dose di responsabilità sulla tragedia, dunque, ce l'ha proprio lui, non a caso indagato per omicidio stradale. Andrà invece a processo, a giugno, per resistenza a pubblico ufficiale (non aveva rispettato l'alt dei Carabinieri, dando il via a un inseguimento lungo otto chilometri).
Ma agli amici dei due ragazzi e agli odiatori di professione delle forze dell'ordine tutto ciò non importa. E la cosa più grave è che la cena halal (per far spezzare il digiuno ai musulmani) messa in piedi per raccogliere fondi utili alle spese legali di Fares si è svolta (venerdì sera) in uno spazio di proprietà del Comune di Milano. Ovviamente quello gentilmente concesso agli antagonisti senza alcun bando pubblico. Avrebbero dovuto promuovere attività sociali, hanno preferito cavalcare le palate di fango contro i «carabinieri assassini» che hanno invece fatto semplicemente il loro dovere (e pure bene, come sottolineato dalla Procura). Prima di cena si è tenuta una “autoformazione su razza e cittadinanza”, perché per i compagni se un extracomunitario viene sottoposto a un controllo di polizia è sempre razzismo; dopo cena, invece, spazio a un dj set hip hop.
Nada, la fidanzata di Ramy, è intervenuta a Radio Onda d'Urto per confutare la ricostruzione dell'incidente messa nero su bianco dall'ingegnere che ha svolto la perizia. «Le cose non sono andate così, si cerca sempre di scaricare su altro. Hanno anche cambiato le leggi: se non ti fermi a un posto di blocco la responsabilità di quello che succede dopo è sempre tua. Ramy non era una brutta persona. Ora dobbiamo aiutare Fares», ha spiegato la ragazza ai microfoni dell'emittente antagonista.
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