Rally, Ogier fa la storia: vince il nono titolo e raggiunge Loeb. Nel 2026 la caccia al decimo trionfo iridato
- Postato il 29 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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“Sopra di noi soltanto il cielo”, cantava John Lennon. Sopra Sebastian Ogier al massimo ci trovi qualche nuvoletta, perché il firmamento del rally mondiale ha deciso che nessuno può pensare di issarsi sopra il fuoriclasse francese. Che conquistando il nono titolo mondiale in carriera ha riscritto ogni possibile record della categoria, mostrando una costanza e una resilienza ammirabili pensando che il primo trionfo era arrivato nel 2013, quando di fatto raccolse il testimone da Sebastien Loeb, che oggi ha raggiunto proprio come pilota più titolato della storia del mondiale rally.
- Evans si arrende (anche) alla sfortuna: Ogier fa il calcolatore
- La gioia di Seb: "Una lotta favolosa, orgoglioso di avercela fatta"
Evans si arrende (anche) alla sfortuna: Ogier fa il calcolatore
Per conquistare il nono titolo iridato è bastato salire sul gradino più basso del podio nell’ultimo appuntamento del campionato 2025, disputato sulle strade sabbiose e desertiche dell’Arabia Saudita. Ogier e il suo copilota Vincent Landais (quest’ultimo al primo titolo mondiale in carriera) hanno cercato di evitare di commettere errori, semplicemente curandosi di portare a casa i punti necessari per chiudere i conti e tenere dietro Elfyn Evans, che per onestà intellettuale questo mondiale l’ha un po’ buttato via (è stato avanti in classifica per tre quarti di stagione, poi nelle ultime gare ha dovuto fare i conti con errori e sfortuna, vedi la foratura che gli ha impedito di gareggiare nelle ultime prove speciali anche in Arabia Saudita).
Vero è che rispetto a Ogier il pilota britannico ha corso più gare: il francese ha saltato gli appuntamenti in Svezia, Kenya ed Estonia, ma ha comunque trovato il modo di imporsi grazie ai 6 successi ottenuti sugli 11 eventi disputati, contro i due del rivale che pure si presentava appena avanti in classifica prima dell’ultima prova.
Kalle Rovanpera aveva 24 punti da recuperare e praticamente sapeva già di essere tagliato fuori, ma ha corso provando a sfruttare eventuali sbavature altrui. Che nel caso di Ogier però non si sono rivelate tali, mentre il finlandese a sua volta ha pagato a caro prezzo una foratura.
La gioia di Seb: “Una lotta favolosa, orgoglioso di avercela fatta”
Va da sé che il francese sugli insidiosi sterrati sauditi ha sofferto per tutto il fine settimana, riuscendo a far tornare i conti soltanto nella penultima prova speciale e dopo che Evans già aveva dovuto fare i conti con la foratura del giorno precedente, determinante per estrometterlo dalla corsa iridata. Per il britannico peraltro s’è trattato del secondo mondiale perso in volata dopo quello del 2020, sempre conquistato da Ogier (in quel caso l’ultimo rally fu quello di Monza). I due piloti del team Toyota Gazoo Racing hanno comunque onorato al massimo un campionato avvincente come pochi, che ha tenuto tutti col fiato sospeso e che ha riservato parecchie sorprese e colpi di scena.
Ogier alla fine è sembrato decisamente sollevato, nonché consapevole di aver scritto una pagina di storia del motor sport. “Che grande stagione, davvero! E che lotta con Elfyn e Scott (Martin, il co-pilota del britannico)! È possibile avere un grande campione solo quando si ha un grande avversario, perché tutti hanno dimostrato di essere fortissimi e ci hanno spinto al limite fino all’ultima prova dell’anno. Grazie a tutto il Toyota Gazoo Racing, perché è stata una stagione di grande successo. Sono orgoglioso e molto felice di far parte di questa famiglia”.
Ma il mirino è già puntato sul 2026, quando Ogier andrà a caccia del decimo titolo iridato, grazie al quale finirebbe per staccare Loeb e diventare l’unico pilota in grado di andare in doppia cifra di trionfi iridati.