Raid fascisti al liceo Righi di Roma, le opposizioni: “Fatti gravissimi, quei ragazzi si sentono coperti. Meloni venga in Aula”

Al liceo Righi di Roma “siamo giunti al terzo giorno di raid in pochi giorni: dalle immagini abbiamo visto persone con caschi a volto coperto sotto una scuola che urlavano ‘duce duce’, ‘boia chi molla, ‘scendi’, ‘ti ammazzo’, che questa notte hanno provato ad entrare nella scuola affianco per riuscire a colpire altri studenti riuniti in assemblea. E’ estremamente grave, in Italia non ci possono essere buchi neri del diritto, il governo deve rispondere alle interrogazioni presentate sia alla Camera sia al Senato per dire cosa sta facendo in concreto per contrastare questa onda nera che sta crescendo, e alla presidente del Consiglio di venire in Aula“. Lo ha detto il deputato del Pd Andrea Casu nell’Aula della Camera. “Non dite nulla sui raid fascisti a Roma, a Genova, a Pinerolo. Gridavano ‘Duce, duce’. E voi parlate di violenza della politica, dite che le opposizioni sono come ‘Hamas’. Voi non siete fascisti di giorno, ma qualcuno di notte ci pensa – ha rincarato la dose il deputato di Avs Marco Grimaldi – Quei ragazzi di estrema destra vanno nelle scuole incappucciati di notte perché sono minoranza ma si sentono coperti. Chi si definisce oggi fascista in Italia è un miracolato, vorrei sentirvi parlare perché il silenzio rischia di essere complice”. “Boia chi molla è il grido di battaglia, ‘Duce Duce’, è quanto si è sentito nell’istituto Righi di Roma l’altra notte da parte di una squadriglia giovanile di neo fascisti. Un atto gravissimo”, ha aggiunto Alfonso Colucci del M5s. “Abbiamo visto caschi e bastoni e non è un caso isolato”, ha aggiunto. “Non abbiamo sentito una condanna dei cori neofascisti nella giovanile di FdI a Parma da parte della segretaria del partito e presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Venga qui in Aula a riferire”, ha chiesto anche lui.

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