Ragazzo muore alla grande manifestazione degli ultraortodossi a Gerusalemme contro la leva obbligatoria
- Postato il 30 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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                                                                            Circa 200 mila persone hanno partecipato alla grande manifestazione degli ebrei ultraortodossi contro la leva obbligatoria nell’esercito israeliano, a Gerusalemme.
Un ragazzo di 15 anni è morto cadendo dal grattacielo in costruzione su cui si era arrampicato durante la protesta. A seguito della tragedia, gli organizzatori hanno annunciato la fine del raduno e i partecipanti hanno iniziato a disperdersi.
Sui cartelli, “Israele è Stalin”
Durante la manifestazione, soprannominata la “Marcia di un milione di uomini”, ci sono stati scontri tra dimostranti e passanti, alcuni giornalisti sono stati aggrediti con bastoni e gli sono state lanciati sassi e bottiglie. Un poliziotto è rimasto ferito. Le proteste hanno causato anche interruzioni dei trasporti in tutta Gerusalemme e nelle aree circostanti.

Nonostante i disordini, la maggior parte dei manifestanti molti ultra-ortodossi hanno manifestato attraverso sessioni di preghiera per lo più pacifiche. Alcuni hanno steso a terra i loro scialli tallit e vi hanno posto sopra un cartello con la scritta “È bello morire per la nostra fede”.
Altri cartelli mostrano la foto di Ariel Shamai, uno studente della yeshiva Ateret Shlomo, arrestato e detenuto in una prigione militare per non aver obbedito agli ordini ricevuti. Su altri cartelli ancora si legge: “Israele è Stalin”.
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