Raddoppio ferroviario, ecco le osservazioni del Comune di Finale: Pora, stazione e nuovo hub intermodale
- Postato il 4 novembre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 3 Visualizzazioni

Il Comune di Finale Ligure esprime parere favorevole condizionato al progetto di raddoppio ferroviario Finale Ligure–Andora, subordinando l’assenso all’integrale recepimento delle prescrizioni e degli approfondimenti richiesti. Obiettivo primario dell’Amministrazione resta la tutela della sicurezza idraulica e geotecnica del territorio, la piena funzionalità del nodo ferroviario di Finale Ligure e la coerenza urbanistica con il piano di rigenerazione delle aree ex Piaggio, a garanzia di un’infrastruttura realmente sicura, efficiente e integrata nel contesto urbano.
Nel contesto progettuale e approvativo del raddoppio ferroviario della tratta FinaleLigure–Andora, il Comune di Finale Ligure ha trasmesso alla Conferenza dei Servizi istruttoria il proprio articolato parere tecnico elaborato dagli uffici comunali competenti
in materia urbanistica, idraulica e geotecnica. “Pur riconoscendo la valenza strategica dell’opera per la mobilità locale, regionale, nazionale e per il potenziamento del corridoio ferroviario internazionale tirrenico, il Comune ha espresso un assenso condizionato, vincolato al superamento di criticità tecniche, idrogeologiche e urbanistiche ritenute non derogabili e all’attuazione di precise prescrizioni progettuali e operative”.
Il tema più rilevante riguarda la sicurezza idraulica del Torrente Pora, punto critico per l’intero assetto urbano di Finale Ligure. Il progetto al momento redatto prevede il mantenimento dell’attuale e datato ponte, per il quale studi anche recenti hanno accertatoil non rispetto degli standard di sicurezza idraulica stabiliti dalle normative nazionali edai piani di bacino. Le pile del ponte in alveo costituiscono infatti un ostacolo significativo al deflusso delle acque in caso di piena, con rischio di esondazione nei quartieri circostanti. Ciò considerato, viene richiesta la completa sostituzione del ponte, da inserire già nella fase di progettazione definitiva del raddoppio ferroviario, con una nuova opera priva di pile in alveo, in modo da consentire il pieno deflusso dell’acqua anche in condizioni di piena straordinaria.
La richiesta è supportata da uno studio idraulico comunale del 2023 che ha evidenziato un livello di rischio superiore a quello stimato nei piani di bacino precedenti. Pertanto, vienerichiesta a RFI una nuova perizia idraulica e strutturale aggiornata, oltre all’attivazione, senecessario, di procedure di deroga presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per consentire la sostituzione del ponte all’interno del progetto complessivo del raddoppio ferroviario entro i parametri di sicurezza.
Per quanto concerne la stazione ferroviaria di Finale Ligure Marina, destinata a divenire l’unico nodo costiero attivo tra Savona e Albenga, vengono considerate insufficienti le previsioni di RFI, limitate a interventi di restyling e adeguamento dell’edificio storico. L’incremento dei passeggeri giornalieri stimato è da 6.000 a oltre 8.000 unità, con un bacino di utenza di 47.000 residenti e circa 180.000 presenze turistiche annue, il che richiede soluzioni adeguate alla gestione dei flussi di traffico previsti a raddoppio ultimato.
Pertanto viene proposta a RFI una revisione integrale del progetto, al fine di assicurare un corretto inserimento urbanistico e funzionale del nuovo hub e garantire l’accessibilità universale, la sicurezza dei flussi pedonali e la continuità con il tessuto urbano esistente. Questo attraverso la realizzazione di un hub intermodale ferro/gomma di nuova concezione, localizzato a ponente della stazione, con una superficie di circa 7.750mq. L’hub dovrà comprendere un parcheggio “Park&Ride” con almeno 250 posti auto, un terminal bus con 8 stalli operativi, aree “Kiss&Ride”, stalli taxi e oltre 200 postazioni per biciclette dotate di videosorveglianza e punti di ricarica per e-bike. È stata inoltre richiestaa RFI la redazione di uno studio di traffico multimodale aggiornato, che dimostri la compatibilità del progetto con i flussi veicolari e pedonali, anche in relazione alla nuovaviabilità prevista dal Masterplan delle aree ex Piaggio, che comporterà lo spostamento a monte della SS1 Aurelia.
Altro aspetto rilevato dall’amministrazione finalese le interferenze tra il pianoregolatore della stazione e gli interventi previsti dal Masterplan di riqualificazione dellearee ex Piaggio, in particolare in relazione al nuovo tracciato della SS1 Aurelia e alla continuità dei collegamenti tra città e litorale. L’Amministrazione propone la definizione di un accordo tra RFI ed i proprietari delle aree, accompagnato da una cabina di regia tecnica di coordinamento.
Aspetto critico e richiedente ulteriori specifiche quello che riguarda la gestione degli espropri nel territorio comunale, che interessano circa 4.700 mq in via definitiva e oltre 2.800 mq in servitù. Vengono infatti rilevate carenze documentali nella Relazione Giustificativa, la quale non chiarisce le motivazioni tecniche né le caratteristiche catastali dei fabbricati daacquisire. È stata quindi richiesta la predisposizione di un “Dossier Fabbricati” specifico per FinaleLigure, con dettaglio delle superfici, del numero di unità abitative e dei valori estimativi, nonché la verifica della reale indispensabilità degli immobili oggetto di esproprio e la possibilità, dove tecnicamente fattibile, di asservimenti parziali in alternativa all’acquisizione totale. Il Comune ha inoltre chiesto l’elaborazione di adeguare i criteri di indennizzo ai valori di mercato.
Tra le richieste: tutte le opere ricadenti in aree di pericolosità idraulica e geomorfologica siano sottoposte a una revisione progettuale e istruttoria completa, corredata da studi idraulici, geotecnici e di stabilità, con l’obiettivo di assicurare che il raddoppio ferroviario sia pienamente compatibile con le condizioni di sicurezza del territorio finalese. Tra queste risultano di particolare attenzione le operazioni sulla galleria Caprazoppa lato Borgio, per le quali sono già state individuate lacune progettuali e carenze di dettaglio tecnico nelle analisi geologiche e strutturali per un’area che per sua natura richiede specifiche modalità di avanzamento e consolidamento, che RFI dovrà definire in modo puntuale. Per quanto riguarda le opere civili del viadotto Bottasano e i depositi provvisori dei materiali di scavo, entrambi ricadenti in aree a pericolosità idraulica (P3–P1), il Comune ha richiesto a RFI una perizia idraulica di dettaglio, con aggiornamento del quadro conoscitivo e verifica di compatibilità con il Regolamento Regionale n. 1/2025 e con il PGRA vigente. È stata inoltre avanzata la richiesta di analisi traiettografiche per la falesia ex cava DeNegri, all’ingresso della galleria Caprazoppa lato Finale, dove sorgeranno la centrale idrica e i piazzali di cantiere, area già soggetta a caduta massi e instabilità diffusa.