Quilter Nations Series, una grande Italia batte l'Australia: a Udine finisce 26-19, Paolo Garbisi e Varney da urlo
- Postato il 8 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’Italia l’ha rifatto: tre anni dopo il successo thrilling di Firenze, a Udine arriva un’altra vittoria clamorosa contro l’Australia di Joe Schmidt, che tiene botta per 60’ prima di implodere sotto i colpi di una nazionale che ha letto alla perfezione il copione di una partita studiata nei minimi dettagli. La cura Quesada continua a portare dividendi: al Bluenergy Stadium finisce 26-19 per gli azzurri, che tra una settimana a Torino contro i bicampioni del mondo del Sudafrica potranno giocare con un animo molto più sollevato.
- Un "mezzo" errore arbitrale ha scatenato la tempesta azzurra
- Paolo Garbisi, che cecchino: ma è stata tutta una grande Italia
Un “mezzo” errore arbitrale ha scatenato la tempesta azzurra
È stata la rabbia dovuta alla meta concessa a Carter Gordon ad aver dato la scossa a un’Italia che sino a quel momento il suo l’aveva fatto, aspettando solo il momento per alzare il livello del proprio gioco. Dieci minuti dopo quella meta tanto contestata, convalidata nonostante la revisione al TMO (l’arbitro ha giudicato regolare l’azione di Wilson, che ha visto scappare via l’ovale sul placcaggio di Zuliani), l’Italia ne aveva già segnate due: Lynagh con la prima ha fatto breccia, togliendo certezze ai Wallabies che in quel momento sono rimasti anche in 14 per il cartellino giallo rimediato da Suaali (placcaggio alto ai danni di Paolo Garbisi) e che poco dopo hanno subito anche la marcatura di Ioane, che ha chiuso sulla destra una meravigliosa azione corale che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico di Udine.
A quel punto, con 20’ ancora da giocare, l’Italia ha fatto tutto alla perfezione: solo un ovale perso in avanti da Ioane appena fuori dai 22 metri azzurri ha creato apprensione, con l’unico tentativo australiano per provare a impattare la situazione, fermato comunque da uno dei tanti tenuti mandati a referto dalla difesa italiana. Che ha giocato con una concentrazione altissima, prendendosi con merito una vittoria a suo modo storica.
Paolo Garbisi, che cecchino: ma è stata tutta una grande Italia
Quesada l’aveva studiata nei minimi dettagli: ha pagato la scelta di partire con Paolo Garbisi all’apertura (tra piazzati e conversioni un 6 su 6 da leccarsi i baffi), così come la scelta di Varney numero 9, non a caso votato MVP della partita. L’Australia ha confermato pregi (pochi) e difetti (tanti) che ne hanno contraddistinto le ultime annate: dopo la sconfitta di Twickenham contro l’Inghilterra (25-7) di sabato scorso, per Schmidt ne è arrivata un’altra, se possibile, molto più pesante nella sostanza, se non nella forma.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/QuilterNations/status/1987245945113690201" profile_id="QuilterNations" tweet_id="1987245945113690201"/]Il 6-0 iniziale italiano aveva subito messo in guardia i Wallabies, che hanno replicato con due mete realizzate prima dell’intervallo da Faessler e Bell (solo una trasformata da Kellaway), legittimando nella seconda metà del primo tempo una certa superiorità territoriale e nel gioco al piede (12-9 per l’Australia dopo 40′). Poi però nella ripresa, tolti i primi 10’, è stata l’Italia a menare le danze, disputando (forse) uno dei migliori secondi tempi della sua storia recente, e non solo. Una prova da stropicciarsi gli occhi: questa Italia, anche in ottica Coppa del Mondo 2027 (proprio in Australia), può regalarsi orizzonti sin qui inesplorati.