Questo è il più antico abito cucito al mondo

  • Postato il 25 giugno 2025
  • Di Focus.it
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Nel 1913 l'archeologo britannico Sir Flinders Petrie, durante gli scavi nella necropoli di Tarkhan, a 60 chilometri a sud del Cairo, scoprì più di 2mila tombe, molte delle quali risalivano al periodo protodinastico (3100 a.C. circa) e all'inizio della Prima Dinastia, quando l'Egitto venne unificato sotto i primi faraoni. Tra i vari reperti riportò alla luce anche un ammasso di stoffe apparentemente insignificante. In realtà si trattava di un prezioso capo di abbigliamento, soprannominato poi Tarkhan Dress, la cui importanza venne riconosciuta solo nel 1977, quando gli esperti del Victoria and Albert Museum di Londra capirono che quel tessuto consunto, considerato per anni un mucchio di stracci, era un abito che risaliva all'epoca dei primi faraoni dell'Antico Egitto.. Sobrio, ma curato nei dettagli. Il Tarkhan Dress è stato confezionato con tre pezzi di lino cuciti, tessuti a mano a partire dal lino comune (Linum usitatissimum). Lo scollo è a V, le maniche e il corpino, invece, sono decorati con raffinate pieghe sottili e profonde. La sua particolarità è quella di essere il più antico esempio esistente di indumento cucito, non semplicemente drappeggiato o avvolto.. Incompleto. La parte inferiore del capo è andata perduta, quindi non è chiaro se si trattasse di una camicia lunga, di una tunica o di un vero e proprio vestito. Gli esperti del Petrie Museum of Egyptian Archaeology dell'University College London, dove il vestito è conservato, ritengono che fosse destinato a una giovane donna dal fisico snello.. contesto storico. L'abito è stato datato al radiocarbonio tra il 3482 e il 3102 a.C., quindi proprio agli inizi della prima dinastia, quando Narmer – intorno al 3150 – unificò il regno. Con lui iniziò l'epoca arcaica o "tinita" (dalla città di Thini). Nacque il potere centralizzato dei faraoni, che organizzarono il regno in oltre 40 distretti.. da tutti i giorni. Come hanno spiegato la museologa Alice Stevenson (UCL) e il chimico Michael Dee (Università di Groningen), in uno studio pubblicato su Antiquity, lo stile dell'abito ricorda quello dei defunti raffigurati nelle tombe. Ma non fu creato solo per la sepoltura: tracce d'usura sul tessuto indicano che il vestito fu realmente indossato prima di diventare un capo funerario..
Autore
Focus.it

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