Questi parchi italiani hanno appena ricevuto un prezioso riconoscimento

  • Postato il 26 novembre 2024
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  • Di SiViaggia.it
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Quando si parla delle bellezze italiane il discorso tende quasi sempre verso i tesori storici e culturali delle grandi città e dei piccoli borghi, per non parlare delle spiagge meravigliose che caratterizzano le nostre coste. Eppure l’Italia vanta anche un patrimonio naturale meraviglioso che tutti, viaggiatori stranieri e nostrani, dovrebbero considerare di più durante l’organizzazione di un viaggio. Le nostre regioni, infatti, custodiscono parchi e aree protette dal valore inestimabile e, proprio alcune di loro, hanno appena ricevuto un prezioso riconoscimento.

Il 19 novembre scorso, infatti, presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, Europarc Federation ha premiato con la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) diversi parchi italiani, ai quali è stato riconosciuto l’impegno nell’ambito di un turismo attento e sostenibile.

Cosa è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS)

Alcuni dei parchi più belli d’Italia sono stati premiati con la CETS, ossia la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Questo è uno strumento metodologico, oltre che una certificazione importante da ottenere, che permette di migliorare la gestione del turismo nelle aree protette. La CETS è nata con l’obiettivo di tutelare il patrimonio naturale e culturale dei territori premiati, i quali si impegnano a migliorare costantemente la gestione turistica all’interno dell’area naturale per portare benefici sia all’ambiente che alla popolazione locale, alle imprese e ai visitatori.

La Carta Europea del Turismo Sostenibile è stata sviluppata da Europarc, che riunisce i parchi nazionali e regionali in oltre 40 paesi europei, compresa l’Italia, applicando i principi dello sviluppo sostenibile al campo del turismo. Ottenere questo riconoscimento significa fare un passo importante verso la protezione di territori fondamentali e verso una loro gestione attenta e responsabile.

In particolare, la Carta Europea del Turismo Sostenibile in Italia si sta diffondendo nelle aree protette grazie all’azione di coordinamento portata avanti da Federparchi, ossia la sezione italiana di Europarc, che segue gli enti parco nell’iter di certificazione.

I parchi premiati

Quest’anno ci sono diverse novità tra i parchi italiani premiati con la CETS, new entry che hanno dimostrato di saper intraprendere la giusta strada verso un percorso di tutela attento e sostenibile. Altri parchi, invece, che negli anni scorsi avevano già ricevuto il riconoscimento, rinnovano la Carta Europea del Turismo Sostenibile grazie alla loro capacità di mantenere intatto l’impegno preso in passato.

Qui vi raccontiamo i parchi premiati, potreste prendere spunto per il vostro prossimo viaggio all’aria aperta!

Parco Naturale Regionale del Beigua

A ottenere per la prima volta la Carta Europea del Turismo Sostenibile c’è il Parco Naturale Regionale del Beigua, situato tra Genova e Savona. Oltre ad aver ottenuto la CETS, il parco è riconosciuto come Geoparco Internazionale UNESCO, oltre che l’unico in Liguria che unisce le peculiarità della costa con quelle dell’entroterra. Il Parco del Beigua è un vero e proprio scrigno di tesori naturalistici, paesaggistici e culturali che possono essere scoperti anche insieme a una guida locale durante i tanti eventi organizzati periodicamente come i trekking, le escursioni con ornitologi professionisti nel periodo delle migrazioni primaverili e autunnali o i fototrekking e workshop di fotografia naturalistica.

Non mancano anche alcuni paesi, ideali per visitare i borghi del territorio e fare una pausa di gusto tra un’escursione e l’altra come Arenzano, Sassello e Campo Ligure. Potete raggiungere il parco in auto da Genova prendendo l’autostrada A10 in direzione di Ventimiglia e uscire a Varazze, Arenzano o Cogoleto in base alla zona del parco che desiderate visitare. Se non viaggiate in auto, potete prendere il treno per Varazze, Arenzano o Cogoleto e raggiungere il parco con il bus.

Parco Beigua Liguria
Fonte: iStock
Parco del Beigua in Liguria

Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio

Anche la Riserva Regionale Genzana Alto Gizio è tra le new entry che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento. Situato in Abruzzo, in provincia de L’Aquila, custodisce un ricco patrimonio di flora e fauna con habitat diversi, dagli ambienti fluviali alle praterie. È un’area protetta per animali splendidi come l’orso bruno marsicano (la riserva è infatti concepita come un corridoio naturalistico creato per la conservazione e l’espansione dell’orso) e il lupo, oltre a ospitare la classica fauna appenninica a esclusione del camoscio. Qui è possibile fare diversi trekking in autonomia o accompagnati dalle guide, oltre che visitare Pettorano sul Gizio, tra i Borghi più belli d’Italia.

Per arrivare alla riserva naturale in auto vi basterà prendere l’autostrada A 25 Roma – Pescara con uscita Sulmona-Pratola Peligna, mentre con il treno dovrete prima scendere alla stazione ferroviaria di Sulmona per poi prendere il bus della TUA per Pettorano sul Gizio. Consigliamo di controllare gli orari e il numero delle corse perché non sono molto frequenti.

Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise

Questo parco, invece, si è visto rinnovare la Carta Europea del Turismo Sostenibile grazie al suo impegno continuo in questo ambito. Questo parco è molto amato da chi desidera intravedere (se si ha fortuna) animali come l’orso bruno marsicano, il lupo, il cervo, il capriolo o l’aquila reale. Il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise è la meta perfetta in ogni stagione per weekend a contatto con la natura grazie alla presenza di sentieri escursionistici adatti a tutti i livelli di preparazione, da percorrere a piedi o con la bici.

Per arrivare in auto da Roma dovete prendere l’autostrada A24/A25 Roma-L’Aquila-Pescara, uscendo a Celano o Pescina e proseguendo per Bisegna, mentre da Napoli l’autostrada A1 fino all’uscita di Caianello e proseguire per Venafro e Alfedena. Con il treno, invece, scendete ad Avezzano e salite sul bus della TUA.

Orso bruno
Fonte: iStock
Esempio di orso bruno, i più fortunati possono ammirarlo in questo parco

Appennino Tosco Emiliano

L’Appennino Tosco Emiliano è la destinazione perfetta non solo per gli amanti della natura, ma anche per chi desidera vedere alcuni dei borghi più belli del territorio come Bobbio o Bardi. Chi vuole stare all’aria aperta potrà dedicarsi a tanti sport come arrampicata, equitazione, trekking o sport invernali. All’interno del parco, infatti, si trovano diverse stazioni sciistiche rinomate a livello nazionale come Cerreto Laghi, nel comune di Collagna.

Il territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano è situato in un’area circondata da importantissime vie di comunicazione ed è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno dalle principali città.

Parco Nazionale del Pollino

Natura incontaminata e paesaggi selvaggi: ecco cosa troverete all’interno del Parco Nazionale del Pollino, situato a cavallo tra le regioni della Basilicata e della Calabria. Il parco possiede le vette più alte del Sud Italia, le quali arrivano oltre i 2000 metri sopra il livello del mare, come il Serra Dolcedorme (2267 metri) o il monte Pollino (2248 metri). Si tratta di un’area naturale molto amata per i suoi paesaggi composti da rocce dolomitiche, bastioni calcarei e grotte carsiche, per citare alcuni degli scenari che vi aspettano in quest’area, considerata la più estesa d’Italia.

Sono diverse le escursioni che potete fare in questo parco, adatte a tutti i livelli di preparazione. Per raggiungerlo in auto vi basterà percorrere l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria e uscire allo svincolo per Lauria Sud, Laino o Campotenese e proseguire per Rotonda. Per chi viaggia in treno, invece, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Sapri.

Parco Nazionale Pollino
Fonte: iStock
Vista del Parco del Pollino da Serra di Crispo

Parco Nazionale della Sila

Anche il Parco Nazionale della Sila ha ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Non stupisce che abbia ricevuto questo riconoscimento considerando che rappresenta anche la decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO. Le attività da fare in questa splendida zona naturale, situata in Calabria, sono davvero tantissime: in inverno potete scoprirla praticando sci di fondo o passeggiando con le ciaspole, mentre durante le altre stagioni, oltre ai trekking, potete dedicarvi anche a sport acquatici come vela e kayak.

Tranne in estate, quando sono presenti alcune linee di autobus, consigliamo di arrivare al parco con la vostra auto, dall’area ionica percorrendo la E846/S.S.107 o, per le vie interne, la S.S.177; dall’area tirrenica sulla E846/S.S.107, oppure percorrendo le panoramiche SP244, SP216 o le S.S. 108bis e S.S.660.

Parco Nazionale della Val Grande

Questa rappresenta l’area selvaggia più vasta d’Italia, situata nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Le cose da fare e da vedere sono diverse: dalla visita a Cossogno, porta d’accesso al parco, ai percorsi escursionisti sulla Val Pogallo, l’area più frequentata, fino all’itinerario ad anello lungo 10 chilometri offerto dalla Strada Sutermeister o le cascate nascoste del Rio Val Grande.

Per raggiungere il parco in auto vi basterà prendere la superstrada dell’Ossola da Gravellona Toce al Sempione e la S.S. 34 da Cannobio. In treno, invece, consigliamo di scendere alle stazioni ferroviarie di Verbania Pallanza o Domodossola.

Aree Protette dell’Ossola

In Piemonte, a ottenere il riconoscimento sono le Aree Protette dell’Ossola, da scoprire in tanti modi diversi, ma tutti a contatto con la natura e in modo attento e responsabile. Per esempio, potete salire in sella alla vostra bici e percorrere i diversi sentieri per mountain bike, alcuni adatti a tutta la famiglia e altri più impegnativi, oppure fare escursionismo o fare un tuffo nel passo attraverso la scoperta dei valichi storici dell’Ossola. I parchi possono essere raggiunti sia con l’auto che con il servizio autobus chiamato PRONTOBUS, che collega le località Baceno-Devero e Varzo-Trasquera-San Domenico.

Parco Regionale della Maremma

Il Parco Regionale della Maremma, conosciuto anche come Parco dell’Uccellina, dal nome della piccola catena montuosa che lo sovrasta, si estende per 25 chilometri da Talamone a Principina a Mare. Il parco custodisce un ecosistema perfetto dove i diversi ambienti, quello del mare e dell’entroterra, convivono offrendo ai visitatori un’esperienza unica a contatto con la natura. Può essere visitato in diversi modi (previo acquisto di un biglietto online), a piedi, in bici, in canoa o a cavallo. Il parco, inoltre, custodisce un mestiere che appartiene alle antiche tradizioni della Maremma, il buttero, che la Regione Toscana stessa ha inserito tra gli antichi mestieri a rischio di scomparsa.

Per raggiungere l’ingresso principale di Alberese, dove si trova il Centro visite, prendete la SS1 Aurelia, a circa 7 chilometri da Grosseto, con uscita Rispescia/Alberese/Parco Naturale della Maremma e seguite le indicazioni per il parco.

Parco Regionale Alpi Apuane

Situato nella Toscana nordoccidentale, il Parco Regionale Alpi Apuane è considerato un luogo unico grazie alle sue caratteristiche geo-morfologiche e naturalistiche. L’area si sviluppa per circa 60 chilometri lungo la costa del mar Tirreno nelle aree della Versilia, Lunigiana e Garfagnana e può essere scoperto percorrendo i diversi sentieri escursionistici presenti, adatti a ogni livello di preparazione. Dal 2011, il parco è entrato a far parte della Rete Globale dei Geoparchi UNESCO (Global Geoparks), mentre la Rete Europea Natura 2000 tutela queste montagne che conservano la maggior biodiversità della Toscana.

La zona delle Alpi Apuane può essere raggiunta in auto percorrendo l’autostrada A11 Firenze-Mare con uscita Lucca. Da qui vi basterà seguire le indicazioni per la Garfagnana.

Parco Colline Metallifere Grossetane

Infine, la Carta Europea del Turismo Sostenibile ha rinnovato il riconoscimento anche al Parco Colline Metallifere Grossetane, dov’è possibile fare un vero e proprio viaggio nella storia geologica e mineraria di un territorio antico, dagli Etruschi ai minatori del ‘900. Questa è considerata una delle zone più interessanti della Toscana grazie alla catena montuosa di grande interesse naturalistico e archeologico: qui potrete ammirare una grande varietà di flora e fauna e scoprire siti archeologici di grande valore storico, come le antiche miniere di mercurio e i resti di città etrusche.

Escursioni, passeggiate a cavallo, in bici: ogni modo è quello giusto per scoprire il parco, l’importante è farlo in modo sostenibile. Per raggiungerlo vi basterà percorrere l’autostrada del Sole A1, uscire a Firenze Certosa, imboccare la superstrada Firenze–Siena in direzione Grosseto, continuare sulla SS 223 in direzione di Grosseto Nord–Castiglione della Pescaia, proseguire sulla SS 1 Aurelia fino alle uscite di Giuncarico, Gavorrano, Scarlino e Follonica.

Autore
SiViaggia.it

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