Quattordici anni fa l'addio a Steve Jobs, il visionario di Apple. Il ricordo di Tim Cook
- Postato il 5 ottobre 2025
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- Di Agi.it
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Quattordici anni fa l'addio a Steve Jobs, il visionario di Apple. Il ricordo di Tim Cook
AGI - "Steve ha visto il futuro come un luogo luminoso e sconfinato, ha illuminato il percorso da seguire e ci ha ispirato a seguirlo. Ci manchi, amico mio." Con queste parole, pubblicate oggi su X, il CEO di Apple, Tim Cook, ha ricordato Steve Jobs nel giorno del 14esimo anniversario della sua morte. Un tributo personale, sobrio ma allo stesso toccante, che restituisce il peso umano e professionale di un'assenza che a distanza di quasi quindici anni, all'interno del colosso tecnologico, è ancora fortemente sentita.
La scomparsa e l'eredità di Jobs
Jobs moriva il 5 ottobre 2011 a 56 anni, stroncato da un raro tumore al pancreas. Solo poche settimane prima aveva lasciato ufficialmente il ruolo di CEO della sua azienda da lui fondata nel 1976 in un garage di Los Altos, in California, insieme a Steve Wozniak. Da quel piccolo box, inizia una delle storie imprenditoriali più note e mitizzate della Silicon Valley: dalla nascita del primo Macintosh nel 1984, fino al lancio dell'iPhone nel 2007, che ha ridefinito l'intero settore della comunicazione mobile. Non fu un percorso lineare. Licenziato dalla sua stessa azienda nel 1985, Jobs fondò NeXT e acquisì Pixar, contribuendo alla rinascita dell'animazione digitale con film come Toy Story. Nel 1997 il ritorno "a casa": quando la sua creazione era sull'orlo della bancarotta, riuscì a trasformarla nel giro di pochi anni nella società tech più innovativa e desiderata del pianeta, con prodotti che coniugavano funzionalità e design in un modo fino ad allora mai visto.
Visione e perfezionismo
Ma oltre ai numeri e ai lanci iconici, Jobs fu soprattutto un uomo di visione. Un perfezionista capace di ossessionarsi per l'angolo di una finestra sullo schermo o per il suono dell'accensione di un Mac. Celebre l'aneddoto del primo iPod: durante una riunione, ritenne che il prototipo fosse troppo grande. Quando gli ingegneri dissero che era impossibile ridurlo, lo gettò in un acquario. Uscirono delle bolle. "Vedete? C'è ancora aria. Può essere più piccolo".
Un carattere unico
Esigente, imprevedibile, spesso duro, profondamente convinto nella possibilità di cambiare il mondo. "Le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo fanno", recitava una celebre campagna Apple del 1997, la prima dopo il suo ritorno.
L'eredità sotto Tim Cook
Oggi, sotto la guida di Tim Cook, Apple è diventata la prima azienda a superare i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Ma la cifra che conta davvero è un'altra: miliardi di persone usano ogni giorno strumenti che portano l'impronta di Jobs e il suo pensiero continua a influenzare interi settori, dal design industriale alla comunicazione digitale. E il suo celebre "Stay hungry, stay foolish", pronunciato nel discorso di Stanford nel 2005, è diventato un mantra per chiunque cerchi ispirazione fuori dai percorsi convenzionali.
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