Il prezzo di uno schiavo nell'antica Roma dipendeva da età, sesso, condizioni fisiche e "specializzazione", ma in teoria non poteva superare i 30.000 denari, almeno secondo l'Editto emanato nel 301 d.C. dall'imperatore Diocleziano, il quale tentò di arginare l'inflazione fissando limiti di prezzo per numerosi beni, inclusi gli schiavi.
Un maschio tra i 16 e i 40 anni poteva così costare al massimo quella cifra, ma il tetto era più un'indicazione che una regola rispettata.. Valori attuali. Stabilire a quanto equivalga oggi un denaro è complicato, ma le stime più accreditate lo collocano tra i 20 e i 25 euro. Ne consegue che uno schiavo di alto valore poteva costare l'equivalente di 600-750.000 euro attuali.. Inflazione. Più spesso, però, le quotazioni reali erano più basse: uno schiavo comune poteva valere tra 500 e 1.500 denari (10.000-30.000 euro), mentre una giovane donna di bell'aspetto poteva raggiungere i 6.000 denari, cioè oltre 100.000 euro. Si tratta, però, di stime aleatorie, rese poco attendibili dalla svalutazione della moneta e dal rapido fallimento dell'Editto..