Gli animali uccisi per festeggiare il trionfo di Traiano, dopo la conquista della Dacia (101-106 d.C.), furono tantissimi: circa 11mila, in gran parte selvaggi. Per l'evento, che durò 123 giorni, furono impiegati nel Colosseo 10mila tra venatores (cacciatori di animali nell'arena) e gladiatori.. Ambizioso come Alessandro. Si dice che Traiano, raggiunte le rive del Mar Caspio al termine della sua carriera di conquistatore, abbia rimpianto di non essere più giovane per poter emulare Alessandro Magno e spingersi fino in India.
Sotto Traiano, infatti, l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione (circa 5 milioni di chilometri quadrati). Mettendosi a capo dei 5.500 soldati che formavano la legione romana al suo apogeo, Traiano conquistò l'Armenia, l'Assiria, la Mesopotamia, la Dacia e del regno di Nabatea. La vittoria in Dacia (l'attuale Romania) portò grandi ricchezze all'Impero, in quanto era una zona ricca di giacimenti di metalli preziosi come oro e argento. . Trionfo di sangue. Quello di Traiano fu il trionfo più sanguinario della storia dell'Urbe. Questo tipo di celebrazione era una delle più crudeli della vita pubblica romana, ma era anche molto popolare e non a caso veniva usata da generali e imperatori a scopo propagandistico.. Fine dei "giochi". Questa cruenta usanza si protrasse fino al 535 d.C., quando fu organizzato un Trionfo, per volere dell'imperatore Giustiniano I, in onore del generale bizantino Belisario, vittorioso sui Vandali..
