Quando le donne hanno paura (di essere violentate): il rapporto Istat sulla percezione della sicurezza nelle città

  • Postato il 21 novembre 2024
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Si ha paura di essere stuprati ma non uccisi, si ha fiducia nelle forze dell’ordine ma si ha paura di uscire la sera, soprattutto in Campania e in Lombardia: questi alcuni dei risultati emersi nel report Istat sulla percezione della sicurezza negli anni 2022-23, pubblicato ieri.

A livello territoriale il senso di insicurezza percepito camminando da soli al buio è più avvertito tra i cittadini che risiedono nei comuni centro dell’area metropolitana (18,6%) e nelle periferie dei grandi centri urbani (13,9%). Una sensazione di maggiore insicurezza si rileva nel Nord-ovest (14,3%) e nel Sud (12,8%). Al contrario, i livelli più alti di sicurezza sono registrati in Valle d’Aosta, nelle province autonome di Bolzano e di Trento, in Friuli Venezia Giulia e in Sardegna; per il Mezzogiorno, la regione più sicura sembra essere la Basilicata.

Ancora una volta, sono le donne a temere di più. Il 35,8% teme, per sé o per i propri familiari, di essere vittima di qualche forma di abuso sessuale, una percentuale che rispetto al 2015-2016 è aumentata di 7,1 punti. Le donne sono più preoccupate degli uomini delle violenze sessuali: il 38,9% contro il 32,3%. Sono anche il doppio più propense a sentirsi insicure quando escono da sole di sera (16,4% contro il 7,4% degli uomini) e sono circa quattro volte più numerose nel dichiarare di non uscire di sera per paura (19,5% contro il 5,3% degli uomini). Sono anche più condizionate dalla paura della criminalità (28,8% rispetto al 19% degli uomini).

Le più giovani sono le più spaventate: le ragazze tra i 14 e i 24 anni mostrano un picco di insicurezza che diminuisce nelle fasce di età successive, ovvero tra i 25 e i 34 anni e tra i 35 e i 44 anni, per poi aumentare leggermente e stabilizzarsi. Al contrario, per gli uomini l’insicurezza cresce con l’età e raggiunge il suo picco intorno ai 75 anni. Le persone con un livello di istruzione più elevato si sentono più sicure e si considerano meno influenzate dalla criminalità.

Nel report ci sono poi alcuni dati che fotografano un’altra, amara realtà. La percentuale di cittadini molto o abbastanza soddisfatti del controllo delle forze dell’ordine nella propria zona supera il 90% in Valle d’Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano. All’opposto è la Calabria la regione con la quota più alta di cittadini che considerano le istituzioni per niente in grado di controllare il territorio in cui abitano (15,4%), seguita da Basilicata (7,6%) e Campania (7,1%). A coloro che considerano le forze dell’ordine poco o per nulla efficaci nel controllare la criminalità nella zona in cui vivono è stato chiesto anche di indicare i comportamenti e le azioni che dovrebbero essere adottati per garantire maggiore sicurezza: oltre la metà dei cittadini indica che per migliorare la sorveglianza del territorio le forze dell’ordine dovrebbero passare più spesso per le strade.

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Il Fatto Quotidiano

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