“Qualsiasi violazione sarà valutata sotto i profili disciplinari”, la Rai richiama i conduttori “più polemici” per l’uso dei social
- Postato il 10 agosto 2025
- Televisione
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
I conduttori e il personale Rai vengono richiamati all’ordine. Viale Mazzini, attraverso una comunicazione interna firmata dall’Amministratore Delegato Giampaolo Rossi, mette i puntini sulle “i” per quel che riguarda il rispetto di alcune norme a proposito della divulgazione di informazioni aziendali via social. La nota, come riporta Davide Maggio, non fa nomi, “ma il riferimento ai conduttori più polemici è facilmente intuibile”.
Questo il testo del comunicato: “Si rammenta che i vigenti regolamenti aziendali (…) prevedono che la divulgazione di atti, notizie e informazioni relative all’Azienda, in qualsiasi contesto ‘pubblico’ (compreso quelle delle piattaforme social) sia di pertinenza esclusiva dell’Ufficio Stampa. L’attività sui profili social aziendali pertanto (sia se centralizzata nelle responsabilità della Direzione Rai Play e Digital, sia se eseguita dalle redazioni di alcuni programmi) deve rispondere unicamente all’esigenza di pubblicazione di contenuti editoriali e/o promozionali dei prodotto audiovisivi di competenza”.
Ma è la seconda parte della nota, incentrata sull’utilizzo dei profili personali, a catturare l’attenzione: “Anche la pubblicazione sui profili social personali, come qualsiasi attività sui presidi digitali, è considerabile alla stregua di comunicazione ‘pubblica’ e pertanto vincolata dal Codice Etico (…). In ragione di quanto sopra, si ribadisce dunque che qualsiasi violazione di quanto già normato sarà valutata sotto i profili disciplinari“. La testata avanza l’ipotesi che più che una direttiva generica rivolta a tutto il personale, si tratti di un messaggio forte e chiaro per alcuni volti noti dell’azienda. Il gioco dell’indovina chi è aperto.
L'articolo “Qualsiasi violazione sarà valutata sotto i profili disciplinari”, la Rai richiama i conduttori “più polemici” per l’uso dei social proviene da Il Fatto Quotidiano.