Qualificazioni Mondiali 2026, Italia confermata in prima fascia: date e meccanismi, ma c'è l'allarme-caldo per i giocatori
- Postato il 28 novembre 2024
- Di Virgilio.it
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L’attesa cresce, e questa volta non si può sbagliare. Perché in giro ci sono ragazzini che non hanno mai visto l’Italia ai Mondiali, dato che l’ultima partita iridata degli azzurri risale al 2014, la sconfitta contro l’Uruguay con tanto di morso di Suarez a Chiellini.
- Qualificazioni Mondiali 2026, Italia in prima fascia
- Il meccanismo del sorteggio
- Le fasce: azzurri in prima
- Un evento mondiale
- Coppa del Mondo, allarme caldo
- Partite a cinquanta gradi: il rischio
Qualificazioni Mondiali 2026, Italia in prima fascia
E dieci anni sono tanti, per chi ha vinto quattro volte i Mondiali e ha nel calcio la propria religione nazionale, prima ancora che sport o passione. Il 13 dicembre la Nazionale di Spalletti conoscerà le avversarie sulla strada per la rassegna del 2026 che si terrà a cavallo tra Canada, Usa e Messico. L’Italia è stata confermata tra le teste di serie, assieme alle squadre dei quarti di finale della Nations League, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Questo roster sarà poi integrato dalle nazioni Uefa meglio classificate, ovvero Inghilterra, Belgio, Svizzera e Austria, che si trovano nella fascia più alta per la prima volta dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo del 1986.
Il meccanismo del sorteggio
Le squadre rimanenti sono assegnate alle fasce da 2 a 5 in base al ranking Fifa, con la vittoria della Slovacchia sull’Estonia e quella della Repubblica Ceca sulla Georgia che assicurano a entrambe un posto nella fascia 2. In base alle procedure, l’estrazione inizierà con la fascia 1 e continuerà con la 2 fino alla 5. Ogni urna verrà completamente svuotata prima di passare alla urna successiva. In generale, e per ogni urna, le squadre estratte verranno piazzate in ordine crescente dal Gruppo A al Gruppo L.
Le fasce: azzurri in prima
- FASCIA 1: Francia, Spagna, Inghilterra, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Germania, Croazia, Svizzera, Danimarca e Austria
- FASCIA 2: Ucraina, Svezia, Turchia, Galles, Ungheria, Serbia, Polonia, Romania, Grecia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Norvegia
- FASCIA 3: Scozia, Slovenia, Repubblica d’Irlanda, Albania, Macedonia del Nord, Georgia, Finlandia, Islanda, Irlanda del Nord, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina e Israele
- FASCIA 4: Bulgaria, Lussemburgo, Bielorussia, Kosovo, Armenia, Kazakistan, Azerbaijan, Estonia, Cipro, Isole Faroe, Lettonia e Lituania
- FASCIA 5: Moldavia, Malta, Andorra, Gibilterra, Liechtenstein e San Marino
Un evento mondiale
Il sorteggio è in programma il 13 dicembre a Zurigo (con inizio alle ore 12) e potrà essere seguito in diretta su Fifa.com, Fifa+ e le emittenti ufficiali. “L’espansione dell’evento di punta della Fifa in vista dell’edizione del 2026 – sottolinea una nota – ha visto aumentare il numero di posti per le squadre nazionali Uefa da 13 a 16. Sarà l’edizione più inclusiva del torneo finora, con un totale di 48 squadre per la prima volta”.
Coppa del Mondo, allarme caldo
Nel frattempo è stato lanciato l’allarme-caldo in vista della Coppa del Mondo Fifa del 2026. Secondo uno studio guidato dalla Università di Scienze della Salute e dello Sport di Breslavia, pubblicato su Scientific Reports, i calciatori che scenderanno in campo rischiano di essere colpiti da grave stress da calore e da disidratazione. Almeno dieci dei 16 siti destinati a ospitare la prossima Coppa del Mondo in Nord America potrebbero avere condizioni tali da mettere i giocatori a rischio di stress da caldo estremo. I siti a più alto rischio sarebbero Arlington e Houston (entrambi in Texas, USA) e Monterrey in Messico.
Partite a cinquanta gradi: il rischio
La Coppa del Mondo 2026 si svolgerà tra l’11 giugno e il 19 luglio in Canada, Messico e Stati Uniti, quando le temperature estive in Nord America si avvicineranno al picco. Per gli stadi di Arlington, Houston (USA) e Monterrey (Messico) sono emersi valori UTCI medi orari superiori a 49,5 C, comportando un alto rischio di stress da caldo estremo. Storie già sentite sin dai tempi del Mondiale di Usa ’94: eppure, la Fifa da queste orecchie sembra non sentirci mai.