Quali sono le sanzioni per l’uso del cellulare alla guida alla prima violazione
- Postato il 30 giugno 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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L’utilizzo del cellulare mentre si è al volante è considerato tra i comportamenti più pericolosi per la sicurezza stradale. Oggi il Codice della Strada equipara questa violazione a una condotta potenzialmente in grado di provocare gravi incidenti.
Anche alla prima violazione, le sanzioni previste sono severe. L’automobilista che viene sorpreso a parlare o scrivere sul proprio cellulare senza auricolare o sistema vivavoce rischia una multa tra 250 e 1.000 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. L’importo varia a seconda della gravità dell’episodio, della condotta del conducente e delle eventuali aggravanti, come lo svolgimento della manovra in contesti ad alto traffico o in prossimità di scuole, attraversamenti pedonali o incroci.
La sospensione della patente, rischio già alla prima volta
Oltre alla sanzione pecuniaria e alla perdita di punti, chi usa il telefono alla guida per la prima volta può essere soggetto alla sospensione della patente per un periodo tra 15 giorni e 2 mesi. Questa misura può essere attivata dalle forze dell’ordine in situazioni in cui il comportamento del conducente appaia rischioso o abbia messo in pericolo la circolazione.
Il legislatore ha voluto rafforzare il messaggio secondo cui la distrazione provocata dagli smartphone è una delle cause di incidentalità sulle strade italiane. La sospensione può diventare immediata in caso di recidiva o in presenza di altre infrazioni commesse in contemporanea.
L’impatto per i neopatentati e le categorie a rischio
Il quadro sanzionatorio si aggrava nel caso in cui l’automobilista sorpreso a utilizzare il cellulare sia un neopatentato ovvero un conducente che ha conseguito la patente da meno di tre anni. Per questa categoria di guidatori, le conseguenze sono il raddoppio della decurtazione dei punti.
Anche chi esercita una professione che prevede l’uso dell’auto come strumento di lavoro – come tassisti, autisti di NCC, agenti di commercio o corrieri – è chiamato a prestare massima attenzione in quanto la sospensione della patente può avere ricadute professionali ed economiche.
La responsabilità oggettiva e le nuove tecnologie di controllo
Non importa che il conducente stesse effettivamente parlando, scrivendo un messaggio o consultando una mappa: basta che tenga lo smartphone in mano per incorrere nella sanzione. Per via dell’uso sempre più diffuso di sistemi di videosorveglianza urbana e a nuove tecnologie di rilevazione automatica, aumenta il numero di violazioni accertate anche senza contestazione immediata da parte degli agenti.
C’è chi associa la compromissione dei riflessi per via dell’uso dello smartphone allo stato di ebbrezza. Il tempo di reazione si allunga, l’attenzione viene distolta dalla strada e la capacità di reagire a un imprevisto si riduce.
Diversi episodi di cronaca hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica le conseguenze dell’uso del cellulare al volante. Incidente dopo incidente, si è consolidata la percezione che tenere il cellulare in mano mentre si guida non sia solo una leggerezza, ma un atto di irresponsabilità civile. La narrazione giornalistica ha contribuito a far emergere un problema culturale, più che tecnico: molti continuano a credere che bastino pochi secondi per leggere un messaggio, ignorando che proprio quei secondi possono trasformarsi in una incidente.
Le dinamiche del controllo su strada
Quando un automobilista viene fermato per sospetto uso del cellulare alla guida, l’accertamento da parte delle forze dell’ordine può avvenire in diversi modi. A volte si tratta di una constatazione diretta dell’agente, che può verbalizzare l’infrazione senza necessità di prove fotografiche o video.
In altri casi, però, la discrezionalità dell’intervento si intreccia con l’interpretazione delle circostanze, come la posizione della mano, il tipo di gesto compiuto o l’eventuale giustificazione fornita dal conducente. Anche se il verbale fa piena fede fino a querela di falso, resta comunque uno spazio giuridico in cui la contestazione può essere impugnata, soprattutto se la dinamica risulta ambigua o se emergono vizi formali nel verbale stesso.
Un automobilista che ritenga di essere stato sanzionato ingiustamente per l’utilizzo del cellulare alla guida può presentare ricorso al Prefetto entro 60 giorni oppure al Giudice di pace entro 30 giorni. La possibilità di ricorrere con successo dipende dalla capacità di dimostrare che l’uso del dispositivo non era in corso al momento dell’accertamento oppure che lo smartphone fosse in modalità vivavoce e non tenuto in mano.
Può risultare utile presentare prove documentali, come tabulati telefonici, dichiarazioni giurate dei passeggeri o video estratti da dashcam. Il tasso di accoglimento dei ricorsi non è elevato, ma nei casi ben documentati le sanzioni per uso del cellulare possono essere annullate.
Gli strumenti alternativi consentiti dal Codice della Strada
La normativa in vigore non vieta del tutto l’uso del cellulare in auto, ma lo consente solo in modalità vivavoce o tramite auricolare, a patto che il conducente conservi la piena libertà d’uso di entrambe le mani e l’integrità dell’udito da entrambe le orecchie.
Qualsiasi interazione che comporti il distacco della mano dal volante, come scrivere un messaggio o selezionare manualmente una canzone sullo schermo, è invece vietata. L’uso di sistemi integrati di bordo, schermi touch o comandi vocali, se utilizzati in modo corretto, non costituisce infrazione. In ogni caso resta raccomandabile limitare al minimo ogni forma di distrazione.
L’uso di display touch integrati nei cruscotti delle auto moderne resta comunque un terreno controverso. Se da un lato il Codice della Strada non vieta l’utilizzo di questi strumenti, dall’altro la distrazione generata da questi sistemi può essere ragionevolmente altrettanto pericolosa.
Alcuni dispositivi di infotainment richiedono numerosi passaggi per raggiungere una funzione fino al punto da distrarre il conducente per tempi simili o superiori rispetto all’uso del cellulare. La normativa distingue tra apparati integrati e dispositivi mobili esterni e attribuisce la responsabilità solo a questi ultimi.
Le conseguenze sul premio assicurativo
Una multa per uso del cellulare alla guida può avere ripercussioni sul premio della Rc auto. Alcune compagnie assicurative tengono conto delle infrazioni commesse negli ultimi anni per ricalcolare l’importo annuale.
In caso di incidente provocato da distrazione al cellulare, è possibile che la compagnia applichi una rivalsa parziale e non copra integralmente i danni. In parallelo cresce anche la tracciabilità delle violazioni tramite sistemi digitali che registrano lo storico del conducente: la reputazione digitale dell’automobilista diventa così un elemento per il rinnovo di contratti, noleggi o car sharing.