Qual è la prima colonna sonora della Storia?

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Di Focus.it
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La musica per film nasce quasi in contemporanea al cinema. Già ai primi del Novecento si avvertì l'esigenza di un accompagnamento sonoro, inizialmente affidato a un pianista o un ensemble che improvvisava oppure suonava brani classici o popolari, per commentare le scene proiettate. Ma nel 1908 accade qualcosa di nuovo: per il cortometraggio francese L'assassinat du duc de Guise, il compositore Camille Saint-Saëns (famoso per Il carnevale degli animali e Danza macabra) scrive una partitura pensata appositamente per il film. È la prima colonna sonora della storia del cinema.. Perché si chiama così. Con l'avvento del sonoro, alla fine degli Anni '20, la musica diventa parte integrante dei film. Il nome "colonna sonora" (soundtrack in inglese) deriva proprio da questa innovazione tecnica: si chiamava così la parte di pellicola dove si registrava il sonoro (voci e musica) del film. Nacque allora la figura del compositore di colonne "originali", cioè scritte apposta per i film. Tra i capostipiti, Max Steiner, autore nel 1933 delle musiche di King Kong (una partitura sinfonica a tutti gli effetti), nonché del tema di Via col vento (1939). L'anno prima, il compositore russo Sergej Prokofiev aveva scritto la colonna sonora del film Aleksandr Nevskij, capolavoro di Sergej Ejzenštein (1938).. Temi ricorrenti. Dal punto di vista musicologico, le colonne sonore "classiche" derivano dai poemi sinfonici di fine Ottocento, nei quali il linguaggio musicale ha una funzione descrittiva, affidata a una grande orchestra. E la tecnica più sfruttata è presa a prestito dalle opere liriche di Richard Wagner: l'uso del Leitmotiv (in tedesco, "motivo conduttore") ovvero un tema musicale ricorrente associato a un personaggio, un luogo o un'idea. Se ne trovano esempi nelle partiture di John Williams per Star Wars e Indiana Jones. E non è altro che un Leitmotiv il "tema di James Bond", inventato da John Morton e John Barry per il primo film della saga, nel 1962, e diventato la firma sonora dell'Agente 007.. Grandi classici. Ci sono poi i tanti registi che preferiscono per le loro colonne sonore brani del repertorio classico, da riutilizzare in modo creativo. Un esempio per tutti: Stanley Kubrick, che nelle sequenze iniziali di 2001 Odissea nello spazio scelse Così parlò Zarathustra di Richard Strauss per le scene con le scimmie antropomorfe e subito dopo il valzer Sul bel Danubio blu di Johann Strauss per la "danza" della stazione orbitante intorno alla Terra: circa 20 minuti di immagini e musica, senza parole.. Multifunzione. La colonna sonora può svolgere molteplici funzioni: caratterizzare l'ambientazione (un brano medievaleggiante per un film in costume), creare tensione (il tema di John Williams – ancora lui – per Lo squalo di Steven Spielberg) o contrasti(la musica rock in Marie Antoinette di Sofia Coppola). Sono nati sodalizi indissolubili tra compositori e registi. Le partiture di Ennio Morricone per i film di Sergio Leone, per esempio, hanno contribuito alla nascita di un genere, lo spaghetti western. Basta riguardare i memorabili tre minuti che precedono il duello finale in Il buono, il brutto, il cattivo (1966) per capire perché. Le musiche da film, ovviamente, dominano nei film musicali, da Cantando sotto la pioggia (1952) a La La Land (2016), passando per il pop-rock Anni '70 di Hair e Jesus Christ Superstar. Ma questo è un altro capitolo del secolare intreccio tra musica e cinema..
Autore
Focus.it

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