Qual è la mitologia del nazismo?

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Di Focus.it
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Il nazismo alle origini raccoglieva tra i suoi adepti i seguaci della teosofia. Secondo questa filosofia Atlantide era l'antica civiltà degli ariani, la più spirituale e tecnologicamente avanzata sulla Terra, creata dalla divina razza iperborea: un popolo originario del Polo Nord. Thule, identificata dai più con l'Islanda, era la loro culla. Gli ariani si sarebbero poi espansi in Asia, e gli ultimi discendenti del ceppo originario, per salvarsi dalla contaminazione razziale, si sarebbero rifugiati sotto il deserto del Gobi.. Accoppiamenti doc. Secondo i teosofi il caos razziale sarebbe la causa della decadenza umana. Per questo auspicavano un ritorno alla perfezione originaria attraverso un processo di purificazione. Che è appunto quel che predicavano anche i teorici dell'ariosofia, un altro movimento filosofico-religioso. Gli ariosofi innestarono sulle idee della Blavatsky (1831-1891) la riscoperta del wotanismo, l'antica religione germanica.. Peccato originale. Anche gli ariosofi ambivano alla purezza razziale: l'accoppiamento con le razze inferiori sarebbe stato, secondo loro, all'origine del male. La soluzione? Rifondare un solo grande Stato ario, composto dal popolo tedesco e austriaco, destinato a dominare il mondo. E a guidare l'impresa ci sarebbe stata una casta sacerdotale di iniziati. Una volta ricostituito il paradiso originario (la mitica Thule), si sarebbe chiuso il ciclo dell'Eterno Ritorno. Secondo queste dottrine, quindi, l'Urvolk, la razza superiore, avrebbe dovuto espandersi ai danni delle altre razze marciando da Occidente verso Oriente: giacché è da lì che proveniva.. Spazio vitale. Il concetto dello spazio vitale (Lebensraum), cui avrebbe avuto diritto la nazione tedesca e caposaldo della visione politica di Hitler, trova il suo fondamento teorico anche in queste concezioni..
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Focus.it

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