Putin vorrebbe annunciare la vittoria su Ucraina e Nato il 24 febbraio, a tre anni esatti dall’inizio della guerra

  • Postato il 21 febbraio 2025
  • Politica
  • Di Blitz
  • 2 Visualizzazioni

Vladimir Putin vorrebbe annunciare la vittoria sull’Ucraina e la Nato il prossimo 24 febbraio, il terzo anniversario dell’aggressione russa. A riferirlo sono i servizi segreti ucraini citati dalla Bild e dal Kyiv Independent.

Secondo i servizi di intelligence militare ucraini, il Cremlino potrebbe anche decidere di usare i recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia che si sono svolti in Arabia Saudita, per imporre le sue condizioni di pace. Lo scopo sarebbe di cercare di dipingere i governi in Europa che sostengono Kiev come dei “nemici della pace”.

Zelensky esiliato in Francia

Un’altra notizia di rilievo tra quelle diffuse in queste ore sulla possibile fine della guerra in Ucraina riguarda il possibile esilio di Zelensky in Francia. A spiegarne il motivo è una fonte vicina a Trump di cui parla il New York Post. Secondo il giornale americano, il presidente ucraino avrebbe pochissimi sostenitori nella cerchia ristretta del presidente Usa. Dato che il peggioramento dei rapporti tra i due rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia, la fonte suggerisce che “la soluzione migliore per Zelensky e per il mondo è che vada immediatamente in Francia”.

Trump parla con Putin in una foto d'archivio
Trump ex spia del Kgb? (Nella foto Ansa, Trump e Putin) – Blitz Quotidiano

Donald Trump spia del Kgb?

A far discutere sempre in queste ore è anche la forte “disponibilità” di Donald Trump verso Vladimir Putin. E come già successo in passato, c’è chi accusa il tycoon di essere molto aperto verso le istanze della Russia in quanto ex spia al soldo del Cremlino.

A scriverlo in un post apparso su Facebook e subito rilanciato dal collettivo Anonymous, è il semi-sconosciuto Alnur Mussayev che racconta di essere stato, nel 1987, alle dipendenze del 6° Dipartimento del Kgb a Mosca. “L’area di lavoro più importante del 6° Dipartimento – spiega Mussayev nel breve post – era l’acquisizione di spie e fonti di informazione tra gli uomini d’affari dei paesi capitalisti. Fu in quell’anno che il nostro Dipartimento reclutò un quarantenne uomo d’affari americano, Donald Trump, nome in codice ‘Krasnov'”.

Come scrive l’agenzia AdnKronos, sarebbe una indiscrezione da prendere con le molle se a firmarla non fosse un personaggio con un discreto passato nei servizi dell’ex Urss. La pagina Wikipedia di Alnur Mussayev, infatti, spiega come il 71enne kazakho, esule a Vienna, si è formato alla scuola del Kgb di Minsk, ha operato nei servizi sovietici ed è stato negli anni Novanta alla guida del Comitato per la sicurezza nazionale del Kazakistan (Knb) durante la presidenza di Nursultan Nazarbayev.

“Trump dice tutto quello che direbbe Putin”

E anche negli Stati Uniti c’è chi ipotizza che il neo presidente Usa possa essere una spia. A farlo è l’ex deputato repubblicano Joe Walsh che nel 2020 si candidò alle primarie presidenziali. Walsh, durante una recente intervista alla Cnn, si è lamentato apertamente del fatto che Trump “dice tutto quello che direbbe Vladimir Putin”. Walsh si è quindi spinto a ipotizzare che “il presidente americano potrebbe essere una spia, una risorsa al servizio dei russi”.

L'articolo Putin vorrebbe annunciare la vittoria su Ucraina e Nato il 24 febbraio, a tre anni esatti dall’inizio della guerra proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti